Legge elettorale, si profila un’intesa a quattro

21 settembre 2017 | 18:00
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Legge elettorale, si profila un’intesa a quattro

Depositato il Rosetellum bis, che prevede il 36% dei deputati eletti in collegi uninominali e il 64% con metodo proporzionale. Di Maio attacca: “Hanno paura di noi, si mettono insieme per toglierci i voti”

REGGIO EMILIA – Si profila un’intesa a quattro Pd-Fi-Lega-Ap sulla legge elettorale. Apre Forza Italia e la Lega si dice pronta a votarla già la prossima settimana. Grida, invece, all’inciucio l’M5S. Il relatore del provvedimento, Emanuele Fiano (Pd), ha depositato in commissione Affari costituzionali della Camera il nuovo testo base, il cosiddetto Rosatellum 2.0, che prevede il 36% dei deputati eletti in collegi uninominali e il 64% con metodo proporzionale. Il testo è stato depositato anche al Senato dai dem Andrea Marcucci, Roberto Cociancich, Stefano Collina, Franco Mirabelli e Giorgio Pagliari.

“Il Pd, come è noto, non è autosufficiente – osservano i 5 senatori – quindi per andare avanti prima alla Camera e poi al Senato serve un accordo vero con altri gruppi parlamentari. Le critiche di M5S e Mdp arrivate in queste ore sono ingenerose. Non si può attaccare il Consultellum e poi impedire qualsiasi modifica”.
Arriva il primo via libera di Forza Italia : “In commissione Affari costituzionali – dice il presidente dei deputati di Fi – sarà depositato il testo base da parte del relatore del Pd Fiano e per quello che ne sappiano è un tentativo serio a cui Forza Italia dà un primo via libera. Aspettiamo di leggere ovviamente i contenuti e vedere il calendario ma noi pensiamo che questa nuova proposta possa essere presa in seria considerazione”.

Interpellato sul Rosatellum Bis, risponde il leader della Lega Nord, Matteo Salvini: “Ne abbiamo sentite tante, ma se la settimana prossima porta in discussione questa legge elettorale i voti della Lega ci sono già la settimana prossima”.

M5s va all’attacco: “Faremo ricorso ma si schianteranno da soli. Non ce la faranno ad approvare questa legge elettorale, andranno a schiantarsi da soli e a causa loro si andrà a votare con due leggi differenti”, sottolinea il deputato Cinquestelle in commissione affari costituzionali, Danilo Toninelli: “Questa legge è contro di noi perché avvantaggia le coalizioni che, tra l’altro, saranno variabili per consentire le ammucchiate multiple: così a Nord il Pd si allea con Pisapia e al Sud con Alfano.

Questo è evidentemente incostituzionale” osserva Toninelli che aggiunge: “Come abbiamo già fatto noi faremo ricorsi anche contro questa legge qua. Ma non penso comunque che riusciranno a farla: devono disegnare i collegi. Ce li vedete Renzi e Alfano che si mettono davanti alla cartina d’Italia a dividersi i comuni in base a quel voto in più che possono prendere? Nonc e la faranno mai..”.

A gridare all’inciucio è Luigi Di Maio: “Stanno facendo una legge elettorale per fermare il M5s, in cui Fi e Pd si trovano perché stanno facendo un grande inciucio per arginare il nostro Movimento – dice il vicepresidente della Camera -. Se prendi il 30% dei voti – aggiunge – rischi di ottenere solo il 15% dei seggi. E’ un meccanismo collaudato per fermarci. Siamo ancora una volta di fronte al partito unico che si organizza contro di noi, perché ha paura. Con questa legge stanno cercando di fare perdere chi vince e vincere chi perde. Si mettono insieme per toglierci i voti”.