Imprese, calano i fallimenti nei primi sei mesi del 2017

6 settembre 2017 | 13:55
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Imprese, calano i fallimenti nei primi sei mesi del 2017

Le procedure aperte sono 47: nel 2016 erano 77. Maglia nera l’immobiliare

REGGIO EMILIA – Nel primo semestre di quest’anno calano i fallimenti delle imprese reggiane, con una netta inversione di tendenza rispetto al trend del 2016. Sono infatti scese a 47 le procedure fallimentari aperte in provincia di Reggio Emilia nel periodo gennaio-giugno, pari al 39% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando se ne contavano 77.

Osservando la distribuzione delle procedure per settore di attivita’- come sottolinea l’analisi effettuata dalla Camera di commercio su dati del tribunale- la maglia nera va all’industria manifatturiera, con 13 fallimenti aperti in sei mesi (il 27,7% del totale), di cui 5 nella metalmeccanica e 3 nel ceramico. Tuttavia le aziende manifatturiere fallite sono meno della meta’ di quelle dello stesso periodo del 2016, quando furono 28.

Al secondo posto ci sono le costruzioni con 12 procedure, pari al 25,5% sul totale, ma in diminuzione rispetto alle 27 del 2016. Seguono infine il commercio e i pubblici esercizi con 9 fallimenti (19,1% l’incidenza sul dato complessivo), anche questi pero’ calati del 36% (da 14 a 9 imprese) a confronto con l’anno precedente.

A peggiorare la performance rispetto ai primi sei mesi del 2016 sono state, invece, le aziende del settore immobiliare, per le quali le procedure fallimentari aperte sono passate da 3 a 6. I fallimenti relativi ai servizi alle persone sono stati complessivamente 4 (come nel primo semestre 2016) e hanno riguardato attivita’ sia ricreative e di divertimento che di supporto alle rappresentazioni artistiche. Per quanto concerne i servizi di supporto alle imprese, i 2 fallimenti aperti nel corso del primo semestre 2017 hanno riguardato attivita’ di informatica e di logistica.

Nel settore agricolo si registra un unico fallimento. La flessione delle procedure fallimentari aperte fino ad ora quest’anno sembra dunque confermare, almeno indirettamente, il miglioramento della situazione economica provinciale, evidenziato da un aumento della produzione industriale, dell’export e dalla flessione del tasso di disoccupazione.