Quando l’ “umarell” è un nonno borseggiatore

13 agosto 2017 | 15:22
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Quando l’ “umarell” è un nonno borseggiatore

Fingeva di guardare il gioco su un videopoker, ma ha alleggerito il giocatore di mille euro e del portafogli. Settantenne incastrato dopo che telecamere

GATTATICO (Reggio Emilia) –  Sembrava una persona anziana apparentemente incuriosita da chi giocava ai videopoker e dalle partite, di fatto invece si è rivelato un abile borseggiatore interessato ai portafogli dei giocatori. Lo hanno smascherato telecamere del sistema di videosorveglianza di esercizio pubblico. Così un anziano di 70 anni, di Reggio, è stato denunciato dai carabinieri di Gattatico a conclusione delle indagini avviate a seguito del furto del portafoglio subito da un operaio 55enne. L’accusa per il “nonno” è di furto aggravato.

La vittima di questo episodio si trovava intento a giocare ai videopoker all’interno di una sala slot nel comune di Gattatico, probabilmente assorto dal gioco non si è accorto di nulla. Tuttavia quando è andato a cercare il portafoglio che aveva nella giacca si è accorto di essere stato derubato. Documenti personali e bancari ma soprattutto danaro in contante per un migliaio di euro il bottino del borseggiatore.

Il derubato si è quindi rivolto ai carabinieri di Gattatico denunciando il furto.

I militari hanno subito visionato le immagini del sistema di videosorveglianza del locale che immortalava l’autore del borseggio: c’era che un anziano sembrava il classico “umarell” che, con le mani dietro la schiena, si aggirava sbriciando qua e là alle spalle dei giocatori. In realtà, il “nonno” stava fingendo di guardare il gioco e approfittando di una disattenzione, sfilava il portafoglio della vittima, dileguandosi.

Chi era quell’uomo come poterlo identificare visto che si trattava di un perfetto sconosciuto? A questo ci hanno pensato le telecamere esterne che visionate dai carabinieri di Gattatico hanno permesso di individuare il modello dell’auto e la targa del veicolo a bordo del quale l’anziano si era dileguato.
La targa portava i militari a identificare il 70enne a carico del quale i militari acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di furto. Data l’abilità, non è da escludere che l’umarell non sia nuovo a imprese ladresche di questo genere.