Prostituzione in via Emilia, i residenti manifestano

30 agosto 2017 | 18:16
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Prostituzione in via Emilia, i residenti manifestano

I comitati appendono cartelli e chiedono a Vecchi un’ordinanza contro le lucciole

REGGIO EMILIA – Due comitati cittadini di Reggio Emilia tornano a mobilitarsi contro la prostituzione. Sono il comitato “Reggio Emilia Sicura” e “Reggio Civitas”, attivi il primo nella zona della stazione ferroviaria e il secondo nella poco distante via Melato. I cittadini in particolare segnalano i disagi presenti in via Emilia Ospizio (dove questa notte un transessuale e’ stato aggredito), zona in cui si e’ radicata da qualche tempo la prostituzione nigeriana.

Per questo gli aderenti a “Reggio Civitas” attaccheranno oggi alle 19 venti cartelli anti-prostituzione “quale stimolo, rivolto alle forze di polizia, principalmente Questura e Carabinieri, ad auspicabili controlli per contrastare la tratta delle schiave da parte delle organizzazioni malavitose radicate nel nostro territorio”.

Il gesto “vuole inoltre sensibilizzare i cittadini sul potenziale pericolo di molestie da parte di clienti di prostitute nei confronti di donne sole che transitano in zona”. Anche i residenti della zona stazione fanno notare che “lo sfruttamento della prostituzione ha allargato il suo territorio a via Emilia Ospizio” mentre “oltre alla consueta prostituzione di donne cinesi presente come sempre nell’arco delle 24 ore, si e’ incrementata in particolar modo quella costituita da ragazze di colore con continuo controllo degli sfruttatori in bicicletta”.

Il comitato “Reggio Emilia Sicura” chiede quindi al sindaco Luca Vecchi “l’emissione di un’ordinanza anti prostituzione che puo’ essere alquanto efficace nel disincentivare in merito la numerosa clientela”.

Il provvedimento antialcol in vigore nella zona della stazione invece non convince: “Il nostro parere e’ che il vero problema non consista tanto nel vietare la vendita, tra l’altro non in tutti gli esercizi, quanto nel far rispettare severamente il divieto di consumo h24 nelle aree indicate dall’ordinanza stessa”, afferma il comitato. Anche per questo si richiede che “la polizia municipale istituisca un presidio costante dell’area, sia esso effettuato con mezzi tipo bicicletta o auto, non quindi solo rappresentato dall’esistenza dell’attuale ufficio di via Turri”.

Contro lo spaccio di sostanze stupefacenti “che continua indefessamente ad essere praticato” infine, vengono auspicati interventi sul parco delle Paulonie facendo rispettare gli orari di apertura e chiusura con il controllo e il funzionamento della porta di accesso posta su via Sani.