Prima la spedizione punitiva poi l’estorsione: denunciati due cugini

12 agosto 2017 | 12:37
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Prima la spedizione punitiva poi l’estorsione: denunciati due cugini

Ha preso in prestito un ciclomotore e non l’ha restituito. Il proprietario col cugino lo picchiano a sangue per farsi dare soldi: indagati per estorsione

GATTATICO (Reggio Emilia) – Non restituisce il motorino preso in prestito: fanno spedizione punitiva, lo riempiono di botte e gli estorcono denaro. Due cugini denunciati dai Carabinieri per lesioni personali ed estorsione. La vittima – un ventenne di Gattatico – era talmente terrorizzata che non ha nemmeno sporto denuncia né si era fatto medicare: il maresciallo è venuto a sapere delle violenze da chiacchiere di paese.

La vicenda è iniziata quando il ventenne, un operaio, ha chiesto in prestito ad un conoscente – un opraio di 24 anni di Campegine – il ciclomotore e non l’ha restituito. Il proprietario non si è scomposto e, invece, di insistere per riavere il proprio motorino ha deciso di passare a sistemi che reputava più convincenti e ha chiesto manforte ad un cugino, che abita a Montecchio. L’operaio è stato prelevato dalla sua abitazione, caricato in macchina e malmenato dai due. Poi, per regolare i conti, i due hanno  intimato alla vittima di consegnare 500 euro altrimenti l’avrebbero condotto in campagna pestato di nuovo e abbandonato nei campi. Intimidito e caduto in una totale condizione di assoggettamento psicologico, la vittima ha consegnato 230 euro promettendo di consegnare successivamente la somma mancante.

Il ragazzo è stato minacciato dai cugini di non parlare dell’accaduto e di non sporgere denuncia. Nonostante i vistosi traumi al volto non è nemmeno ricorso alle cure mediche per paura di ritorsioni. Il comandante dei carabinieri di Gattatico, però, è venuto lo stesso a conoscenza del pestaggio da voci di paese ed è riuscito a rintracciare la vittima.

Rassicurato dai carabinieri il giovane ha trovato la forza di raccontare il pestaggio e i motivi, senza peraltro riuscire a spiegare chi fosse il secondo aggressore che non aveva mai visto prima. Raccolta la deposizione del giovane, i militari hanno iniziato le indagini e grazie anche a importanti testimonianze (che peraltro confermavano la ricostruzione fornita dalla vittima) sono risaliti al proprietario del ciclomotore e al complice, un ventenne abitante in Montecchio.

Alla luce di quanto accertato i carabinieri della stazione di Gattatico con l’accusa di concorso in lesioni personali ed estorsione hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia i due