Migranti, braccio di ferro Minniti-Delrio

8 agosto 2017 | 21:03
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Migranti, braccio di ferro Minniti-Delrio

Gentiloni: “Con il Codice per le Ong vince lo Stato e gli scafisti perdono”

REGGIO EMILIA – Sembrano un po’ il “poliziotto buono e il poliziotto cattivo” del Governo Gentiloni. Graziano Delrio si schiera con le Ong affermando che per salvare i migranti ci vogliono navi vicine e pronte,  il ministro dell’Interno Marco Minniti ribadisce che l’unico modo per combattere il traffico di essere umani è applicare il suo Codice di comportamento per le Ong. Sale la tensione: il “nostro” Delrio piace alla sinistra, Minniti ai duri, il governo appare attraversato da una frattura verticale ma ognuno politicamente vi ritrova una posizione in cui riconoscersi. Strategia? Casualità legata al susseguirsi delle dichiarazioni? Di certo sotto sera esce Gentiloni stesso, che afferma che con il Codice vince lo Stato e gli scafisti perdono.
Minniti ammorbidisce quinti  i toni: “Non vedo differenze di vedute tra me e il ministro Delrio…”.Se lo può permettere, anche perché lunedì aveva incassato anche il plauso del Quirinale che apprezzava il fatto che grazie alle politiche di  Minniti sul fronte migranti “si inizia a vedere finalmente una inversione di tendenza”. Il 29 giugno nei porti italiani 27 navi hanno portato a terra 13mila immigrati; oggi tiene banco il trasbordo di 130 migranti da una nave di “Medici senza frontiere” (l’associazione non ha firmato il codice) a quella della guardia costiera. Delle 8 ong che operano nel mare tra Libia ed Italia, quattro hanno firmato e una quinta sta per  farlo; non poco, è un segnale forte che l’Italia finalmente dà al mondo ed in particolare alle organizzazioni dei trafficanti, ma non è un atto in sé risolutivo finché non si risolverà il problema dei criminali che operano dalla Libia e dall’Africa sub-sahariana.

E se Delrio aveva detto in una intervista a Repubblica “non sono contro il codice Minniti, ma se bisogna salvare vite serve la nave più vicina” come a dire cjhe il codice non è essenziale se c’è un’urgenza, il presidente dell’europarlamento Antonio Tajani (centrodestra) a RaiNews24 ha dichiarato: “Il codice è indispensabile perchè stavano accadendo vicende che creavano preoccupazioni e sospetti: serono le regole ed è indispensabile siano rispettate. La commissione è stata chiara ma e importante che l’Italia parli con voce unica: non possono esserci politiche ondivaghe ed in questa direzione è stato importante il messaggio del presidente della Repubblica”.

Per il ministro della Giustizia, Andrea Orlando (sinistra Pd) “dobbiamo disciplinare il settore senza correre il rischio di una criminalizzazione indiscriminata” delle ong che non sono “una promanazione degli scafisti”.  A loro volta però le ong “si devono rendere conto che l’Italia sta facendo uno sforzo”… “Bisogna arrivare a un’intesa. Non può essere che uno Stato singolo agisca sulle Ong ma nemmeno le Ong possono agire come hanno sempre agito”.

Ricordiamo che il Ministro dell’Interno Marco Minniti sarà alla Festa dem di Villa lunga di Casalgrande (festa regionale del Pd) la sera di giovedì 10 agosto: un incontro tra i più interessanti di tutto il programma politico, su temi scottanti dai migranti al terrorismo, dalla mafia alla microcriminalità. Inizialmente il “duro” Minniti avrebbe dovuto aprire la festa, ma l’arrivo di Renzi ha fatto spostare il dibattito: grazie a questo slittamento dei tempi, il “menu” della discussione si è arricchito in modo straordinario per un incontro da non perdere.