Il caso Regeni approda a Festareggio

23 agosto 2017 | 18:45
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Il caso Regeni approda a Festareggio

Giovedì alle 21 il dibattito in Piazza Grande con Luigi Manconi, senatore PD. I Gap e la guerra di liberazione raccontata da un protagonista reggiano alle 20.45 in Piazzetta delle Idee

REGGIO EMILIA – Giulio Regeni, un caso con ancora troppe ombre e ancora lontano dal risolversi. Giovedì 24 agosto, ore 21, il caso Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso al Cairo dopo violente torture il 3 febbraio 2016, sarà il fulcro del dibattito in Piazza Grande con Luigi Manconi, senatore PD e presidente della commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, e il segretario provinciale Andrea Costa.

Un incontro che acquisisce ancora più importanza dopo i recenti sviluppi internazionali per far sentire ancora più forte la voce di un intero Paese e finalmente ottenere la verità per Giulio. A seguire proiezione del docufilm “Nove giorni al Cairo”, di Carlo Bonini e Giuliano Foschini che ricostruisce in cinquantadue minuti proprio quei nove giorni, attraverso immagini, audio e testimonianze inediti e grazie alle parole dei suoi genitori, Paola e Claudio. Chi era Giulio? Perché è stato ucciso?

I Gap e la guerra di liberazione
I Gap e la guerra di liberazione raccontata da un protagonista reggiano saranno protagonisti alle 20.45 in Piazzetta delle Idee per la presentazione del libro “Non eravamo terroristi”, di e con Giglio Mazzi, nome di battaglia “Alì”, gappista durante la Resistenza. “Non eravamo terroristi” è un racconto con un protagonista assoluto, il partigiano Alì, gappista fuori dagli schemi e dalle convenzioni. E due comprimari, dichiarati provocatori, di generazioni diverse, che agitano le acque di una memoria irrequieta, ma inflessibile nel saldo morale della Resistenza. Il suo racconto autobiografico di quei mesi di lotta per la libertà saranno al centro del dialogo, organizzato in collaborazione con Anpi, Istoreco e Istituto Cervi, con Denis Fontanesi e Mirco Zanoni.