Congresso Pd, i renziani cercano unità: “Stop a tensioni”

28 agosto 2017 | 19:38
Share0
Congresso Pd, i renziani cercano unità: “Stop a tensioni”

Una dichiarazione di intenti sottoscritta lunedi’ scorso in un incontro alla Polveriera da una sessantina di persone in cui si tende la mano alla mozione Orlando

REGGIO EMILIA – Costruire “un percorso unitario” e soprattutto “non lacerare il tessuto gia’ assai teso” del partito. E’ la posizione dell’area renziana del Partito democratico di Reggio Emilia, espressa in un documento relativo al prossimo congresso provinciale di ottobre per il rinnovo del segretario in carica Andrea Costa.

Una dichiarazione di intenti sottoscritta lunedi’ scorso in un incontro alla Polveriera da una sessantina di persone fra sindaci, segretari di circolo, assessori, consiglieri comunali da tutta la provincia e semplici militanti, che tende la mano ai sostenitori della mozione di minoranza che fa riferimento ad Andrea Orlando. Non a caso i renziani hanno dato mandato ad una delegazione di cinque persone di incontrarne i referenti “per valutare l’opportunita’ di un percorso unitario che tenga comunque presente la volonta’ di ristrutturare il partito e dargli nuova linfa e nuova autorevolezza”.

L’obiettivo, si precisa nel documento, e’ “prima di proporre un nome e caricarlo di eccessive responsabilita’, mettere in campo un gruppo dirigente e definire un approdo, una linea”. Per i renziani, inoltre, “va respinto il rischio di costruire un percorso congressuale che sia un accordo sulle posizioni e valorizzazioni dei singoli, non e’ certo il momento, se mai ne sia stato il momento”.

Anche le questioni economiche-finanziarie della federazione, “alla luce del quadro non confortante, suggeriscono un’assunzione di responsabilita’ corale”, viene sottolineato. Altro motivo per evitare scontri, si evidenzia infine, e’ la situazione del partito cittadino, “che a nostro avviso – dice l’area Renzi – non puo’ non essere affrontata contestualmente con il congresso provinciale”. Ad “oggi- concludono i renziani- non siamo certo in grado di definire l’architrave che potrebbe sostenere la gestione unitaria del partito, ma siamo pronti e disponibili ad assumerci fino in fondo le responsabilita’ che verranno dal dialogo con tutti”.