Barcellona, “l’attentatore è stato ucciso”: due sono in fuga

18 agosto 2017 | 19:15
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Barcellona, “l’attentatore è stato ucciso”: due sono in fuga

Gli attentati di Barcellona e Cambrils collegati all’abitazione di Alcanar saltata in aria mercoledì notte. Dove la cellula islamista preparava materiale esplosivo da utilizzare negli attentati. Quattro finora gli arresti, cinque terroristi uccisi nella località turistica e quattro i ricercati

REGGIO EMILIA – L’attentato di Barcellona e quello successivo di Cambrils sono collegati e riconducibili a una cellula islamista che preparava da tempo un’azione di portata ancora più grande. Lo ha affermato in conferenza stampa il portavoce della polizia catalana, Josep Lluis Trapero. “L’ipotesi attualmente allo studio della polizia – ha affermato – è che i terroristi stessero preparando da tempo uno o più attentati orbitando intorno alla casa di Alcanar” saltata in aria mercoledì scorso. Lì la cellula, secondo la pista investigativa, preparava il materiale esplosivo da utilizzare negli attacchi. La deflagrazione avrebbe privato la cellula di quelle bombole di gas adattate a bombe, costringendola a rivedere il suo piano.

Moussa Oukabir, il giovane di origine marocchina considerato il presunto conducente del furgone della strage di Barcellona e dato in fuga, sarebbe tra i terroristi uccisi a Cambrils. Lo si apprende da fonti qualificate, secondo le quali si stanno aspettando le analisi biometriche per la conferma ufficiale. I terroristi responsabili dell’attentato tuttora ricercati, stando alle stesse fonti, sarebbero due: Younes Abouyaaqoub e Youseff Aalla.

Anche Mohamed Hychami (o Hichami), che viene indicato tra i fuggitivi, sarebbe tra i terroristi uccisi a Cabrils: pure per lui, come per Moussa, si attende però la conferma ufficiale. La polizia avrebbe fermato un uomo con documenti falsi con quel nome. Gli altri uccisi dalla polizia sarebbero – sempre secondo informazioni in attesa di conferma – Omar Hichamy, Said Aalla e Hussein Abouyaaqoub. Riguardo alle quattro persone arrestate, oltre ai due già noti – Driss Oukabir, il fratello di Moussa che si dice estraneo all’attentato, e Mohamed Houli – in manette sarebbero finiti anche Salh El Karib e Mohamed Aalla.

Il risveglio di Barcellona
La città si risveglia con la voglia di vivere senza dimenticare l’orrore. Migliaia di cittadini si sono riuniti attorno a Re Felipe VI, al premier Mariano Rajoy e al presidente catalano Carles Puigdemont in Plaza Catalunya, cuore di Barcellona, per un minuto di silenzio in omaggio alle vittime dell’attentato di ieri. Dopo il minuto di silenzio la folla si è sciolta in un lungo applauso, fra grida di “No Tengo Miedo”, “Non ho paura”.

Il bilancio
E’ di 14 persone morte, tra cui anche due italiani, e un centinaio di feriti il bilancio degli attacchi terroristici in Spagna, dove a Barcellona un furgone ha investito i pedoni nella Rambla. L’autista, il 18enne Moussa Oukabir, è ancora in fuga e quattro suoi presunti complici sono stati arrestati. Altri cinque terroristi sono stati invece uccisi a Cambrils, durante un secondo attacco, ed erano in attesa di progettarne un terzo. Una donna ferita dai terroristi sul lungomare di Cambrils è morta in ospedale. L’esplosione della casa di Alcanar – mercoledì – dove il gruppo preparava esplosivi e ha pianificato gli attentati ha cambiato i loro piani ha aggiunto, e quindi sono stati costretti ad attuare gli attacchi in forma “più rudimentale”.

I cinque kamikaze erano pronti a sferrare un nuovo attacco
I cinque kamikaze uccisi  dalla polizia a Cambrils, una cittadina balneare a 120 km a sud di Barcellona, erano pronti a sferrare un nuovo attacco nella città catalana. Secondo fonti di polizia il progetto era dunque quello di continuare a seminare terrore con un terzo attacco dopo quello che nella Rambla ha lasciato a terra 13 morti e un centinaio di feriti e il successivo, tentato nella notte nella vicina cittadina, con cinque persone ferite e una donna morta più tardi in ospedale.

I cinque uomini sono stati intercettati verso le due del mattino a un posto di blocco all’ingresso di Cambrils. Sono riusciti a fuggire inseguiti dai Mossos d’Esquadra, la polizia catalana. La loro auto ha investito alcune persone che passeggiavano sul lungomare della cittadina. Poi, scesi dalla vettura, hanno iniziato a colpire a coltellate i passanti. Sei persone sono state ferite, una delle quali in forma grave. I cinque terroristi sono stati uccisi dalla polizia. Portavano apparenti cinture esplosive, che si sono rivelate false. I cinque uomini volevano fare un nuovo attentato a Barcellona secondo fonti della polizia.