Allarme terrorismo a Bruxelles, polizia spara su auto

8 agosto 2017 | 22:24
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Allarme terrorismo a Bruxelles, polizia spara su auto

Il conducente dice di trasportare esplosivi ma non era vero. L’episodio nel quartiere di Molenbeek, culla della cellula jihadista responsabile degli attentati di Parigi e in Belgio

BRUXELLES (Belgio) – Nuova impennata della tensione, stasera a Bruxelles, quando un’auto non si è fermata all’alt della polizia, che ha sparato. Il conducente ha urlato di avere esplosivi a bordo, ed è subito scattato l’allarme terrorismo. Fortunatamente nsulla vettura non c’era nulla di pericoloso e l’automobilista potrebbe essere una persona con disturbi mentali.

L’episodio è a venuto nel quartiere di Molenbeek, “epicentro” della cellula jihadista dei tragici attentati di Parigi e della capitale belga. Una zona difficile, quasi una città dentro la città, con elevatissimi livelli di disoccupazione giovanile e un altissimo tasso di “radicalizzazione” islamica.

Il tutto è iniziato quando una Citroen Picasso con targa tedesca non ha rispettato almeno un semaforo rosso a Anderlecht. La polizia ha prima intimato l’alto poi iniziato l’inseguimento  ma il conducente non ha obbedito alle intimazioni a fermarsi urtando una prima auto delle forze dell’ordine. La polizia ha sparato per cercare di fermare il veicolo in fuga, ma questo tuttavia ha proseguito sulla chaussée de Ninove, a Molenbeek, prima di entrare in collisione con una seconda macchina.
“Abbiamo fatto scendere il conducente” del veicolo sospetto “che ha subito detto di avere dell’esplosivo a bordo”, ha spiegato il portavoce della polizia alla tv belga Rtl. Per bloccare il veicolo, la polizia ha sparato alle gomme.

Il conducente sarebbe, secondo un quitidiano locale, un uomo di 36 anni, Jean-Claude Nshut. Il guidatore è stato arrestato.

Subito dopo il suo fermo, aveva gridato di avere dell’esplosivo a bordo: la zona era stata isolata per ragioni di sicurezza e consentire l’intervento degli artificieri. L’area attorno al veicolo è stata cintata. Circa 400 persone sono state bloccate di qua e di là dalla zona rossa per consentire le verifiche anche con i robot degli artificieri.