Zona stazione, ulteriore giro di vite sulla vendita di alcol

28 luglio 2017 | 16:53
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Zona stazione, ulteriore giro di vite sulla vendita di alcol

Da oggi fino al primo ottobre non si potranno vendere nella zona bevande alcoliche dalle 15 in poi. Esclusa del provvedimento la coop di via Sani. Il sindaco: “Misura senza precedenti”

REGGIO EMILIA – Ulteriore giro di vite del sindaco contro l’abuso di bevande alcoliche nel quartiere della stazione a Reggio. Il documento, pubblicato oggi all’Albo pretorio e in vigore fino al prossimo primo ottobre, è stato costruito d’intesa con la Prefettura e sulla base delle segnalazioni e dei riscontri di Polizia municipale, Forze dell’ordine e cittadini.

Divieto di vendita bevande dalle 15 in poi. Esclusa la coop di via Sani
La nuova ordinanza sulla zona stazione prevede, per i titolari degli esercizi di vendita al dettaglio di vicinato nel settore alimentare e per i titolari di attività artigianali con vendita al minuto nel settore alimentare, presenti nelle vie Eritrea, Ceva, Alai, Monsignor Tondelli, Turri Chiesi Vecchi, Sani, Paradisi, Ritorni, Cagnoli, in viale 4 Novembre, piazzale Marconi, piazza Domenica Secchi, il divieto di vendita di bevande alcoliche, in qualsiasi contenitore, dalle 15 di qualsiasi giorno della settimana e sino alle 6 del giorno seguente.

Da questa ordinanza è esclusa la coop di via Sani dato che per, “esercizi di vendita al dettaglio di vicinato”, si intendono strutture al di sotto dei 300 metri quadrati. Quindi nel supermarket questo divieto non vale. Tuttavia la coop di via Sani si è impegnata a dotarsi, durante questo periodo, di un servizio di vigilantes, d’accordo con la questura, interno ed esterno alla struttura, per contollare la tipologia di clienti che compra alcolici.

Ai titolari di esercizi pubblici di somministrazione presenti nelle stesse strade e piazze è fatto divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche, in qualsiasi contenitore, nelle stessee 15 di qualsiasi giorno della settimana e sino alle 6 del giorno seguente.

Orari di chiusura
L’ordinanza dispone inoltre l’obbligo della chiusura delle attività entro le 21 e dell’orario di apertura non prima delle 6 di ogni giorno della settimana, a carico dei titolari degli esercizi di vendita al dettaglio di vicinato nel settore alimentare, dei titolari delle attività artigianali con vendita al minuto nel settore alimentare, dei titolari degli esercizi pubblici di somministrazione (con esclusione delle attività di ristorante, tipo A, come identificate all’articolo 4.1.5 del vigente Regolamento d’Igiene), presenti nelle vie Turri, Chiesi, Vecchi, Sani, Paradisi, Ritorni, Cagnoli e in piazza Domenica Secchi.

Divieto di consumo
E’ disposto per tutto il giorno (24 ore su 24) il divieto di consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione, nelle aree pubbliche e soggette ad uso pubblico, delle vie Eritrea, Ceva, Alai, Monsignor Tondelli, Turri, Chiesi, Vecchi, Sani, Paradisi, Ritorni e Cagnoli, in viale 4 Novembre, in piazzale Marconi e in piazza Domenica Secchi. Da tale divieto sono esclusi i consumi effettuati in spazi dati in concessione per le distese, presenti nelle vie e nelle aree indicate, durante l’orario di apertura. Potranno essere concesse specifiche deroghe in occasione di manifestazioni culturali, sagre e fiere, per il periodo e per i luoghi di svolgimento delle stesse. Sono possibili, infine, specifici provvedimenti nei confronti di titolari di singole attività che determinino criticità particolari.

Per i trasgressori, sono previste sanzioni amministrative in misura fissa pari a 250 euro. In casi di reiterata inosservanza delle disposizioni, il questore può disporre l’applicazione della misura della sospensione dell’attività per un massimo di quindici giorni.

Il sindaco Vecchi: “Una misura rigorosa senza precedenti”
“Da sottolineare su questo punto – aggiunge il sindaco – la ‘stretta’ sugli orari di vendita al dettaglio degli alcolici: nelle vie interessate dall’ordinanza, lo stop è alle 15. Una misura rigorosa, senza precedenti. Si tratta di un disagio per esercenti e consumatori che vendono e acquistano legittimamente e consumano correttamente le bevande. Riteniamo però sia un disagio necessario, per avere una carta in più nella limitazione degli abusi compiuti da altre persone. Resta intenso, e anzi ancora più forte, l’impegno dell’Amministrazione comunale nel quartiere, sia come presidio del territorio, sia sul fronte delle regole comportamentali, sia sul piano della coesione, della cultura e degli appuntamenti a favore della socialità”.