Santa Maria Nuova, il Fials denuncia: “Chiuso il centro endometriosi”

22 luglio 2017 | 15:19
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Santa Maria Nuova, il Fials denuncia: “Chiuso il centro endometriosi”

La segnalazione arriva da Pasquale Liquori e Andrea Rivoli, rispettivamente segretario provinciale e aziendale del Fials. La replica dell’Ausl: “Problemi di organico, riapriremo a settembre”

REGGIO EMILIA – “Siamo venuti a conoscenza, con un certo stupore, che da alcuni mesi è chiuso il centro endometriosi del Santa Maria Nuova”. La segnalazione arriva da Pasquale Liquori e Andrea Rivoli, rispettivamente segretario provinciale e aziendale del Fials.

L’endometriosi (da endo, dentro e metra, utero) è una malattia cronica e complessa, originata dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero, cioè l’endometrio, in altri organi quali ovaie, tube, peritoneo, vagina, intestino. Ciò provoca sanguinamenti interni, infiammazioni croniche e tessuto cicatriziale, aderenze ed infertilità.

Continuano Rivoli e Liquori: “Questa chiusura, che sicuramente qualcuno definirà temporanea, è iniziata a maggio/giugno 2016. La chiusura ha coinciso con la partenza del dottor Nucera? Forse che il centro endometriosi è così sguarnito di personale da non poter lavorare in sua assenza? E sul mercato non vi sono professionisti capaci? La politica, locale, regionale e nazionale, ne sa qualcosa?”.

La replica dell’Ausl: “Problemi di organico, riapriremo a settembre”
L’Azienda Usl intende precisare “che la criticità è all’attenzione della Struttura complessa di Ginecologia e Ostetricia diretta dal professor G. Battista La Sala che nei mesi scorsi ha definito un progetto di riapertura e individuato una referente nell’ambito della sua équipe”.

Come spiega il professor La Sala “la riapertura dell’ambulatorio, che il progetto prevede avvenga nel prossimo mese di settembre, è vincolata alla carenza di personale medico in forze alla nostra struttura, personale di difficile reperimento, come è stato più volte evidenziato dalla direzione generale in relazione al tema della attività dei punti nascita provinciali”.