Renzi: “Aiutiamo i migranti a casa loro”

7 luglio 2017 | 21:53
Share0
Renzi: “Aiutiamo i migranti a casa loro”
Renzi: “Aiutiamo i migranti a casa loro”
Renzi: “Aiutiamo i migranti a casa loro”

Suscita un vespaio la frase del segretario postata sul web e poi tolta. Arriva la proposta del braccialetto elettronico per i migranti

ROMA – “Noi non abbiamo il dovere morale di accoglierli, ripetiamocelo. Ma abbiamo il dovere morale di aiutarli. E di aiutarli davvero a casa loro”. Parole di Matteo Renzi, tratte come anticipazione dal suo libro in uscita. Il segretario del Pd però difene anche lo Ius Soli, entrando in conflitto con Forza Italia. Renzi difende la legge, “è sacrosanta”, dice e invita ad andare avanti con l’approvazione del provvedimento che modificherà le regole per ottenere la cittadinanza italiana. Per Silvio Berlusconi si tratta di una riforma “sbagliata che gli italiani non vogliono. Il Pd spera in questo modo di crearsi un bacino di 800mila nuovi elettori”, dice il leader di Forza Italia. Più vicine le posizioni sull’accoglienza dei migranti: Renzi dice “no” alla politica delle porte aperte per tutti. “Ci deve essere un numero chiuso di arrivi”, osserva.

Secondo il presidente del parlamento europeo Antonio Tajani “noi italiani non possiamo sempre dare la colpa agli altri. Gli altri devono fare molto di piu’, ma l’Italia ha preso degli impegni”.

IL POST : Nel centrosinistra è polemica per lo slogan postato sui canali social del Partito democratico con tanto di firma del segretario: “Noi non abbiamo il dovere morale di accoglierli, ripetiamocelo. Ma abbiamo il dovere morale di aiutarli. E di aiutarli davvero a casa loro… “. Sembra una affermazione di Salvini o di un leghista. Lo slogan, poi, è stato cancellato poco dopo essere stato postato. La frase è stata estratta dal nuovo libro del segretario. Dopo la cancellazione, è arrivata la reazione di Renzi in un post su Facebook: “Tutti polemizzano ma non leggono neanche”. “Quelle sui migranti sono parole che non condivido e che non aiutano ad affrontare un tema complesso”, ha commentato Enrico Letta.
Si delinea così la nuova politica del Pd: accattivarsi la sinistra con l’approvazione dello Ius Soli, ma non scontentare nemmeno i cittadini che non ne possono più di immigrazione selvaggia. Un tentativo di recuperare a sinistra, ma anche di rosicchiare voti a Lega e centrodestra su un tema su cui anche il M5S ha iniziato guardare a destra..
Chi invece ha gradito lo slogan è  Matteo Salvini, che su Twitter ha scritto: “No comment! Loro chiacchierano e se ne vergognano, noi non vediamo l’ora di farlo veramente! #andiamoagovernare”. Il leader della Lega ha anche pubblicato un fotomontaggio con il post del Pd con le parole di Renzi e la scritta “Lo prendiamo volentieri noi! Grazie per il lavoro! Ps: scegli l’originale”.  Un post che ha gettato benzina sul fuoco nel Pd.

COMBATTERE LA POVERTA’:  “Gli immigrati illegali non possono essere accolti da nessuna parte. Il problema va risolto in Africa, non nel Mediterraneo, né qua”. È quanto afferma il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, commentando le parole del segretario del Pd Matteo Renzi sui migranti. Arrivando all’assemblea di Confagricoltura, osserva che “se si tratta di fare accordi con i paesi africani in futuro allora questo va bene ma il problema va risolto in Africa, altrimenti-avverte- in futuro avremo milioni di persone”. Insomma si deve “interviene lì, a sud della Libia, combattendo i problemi la povertà” e “la strategia non può che essere europea”. Tajani riferisce infine di un vertice europeo dopo l’estate.

BRACCIALETTO ELETTRONICO: E in altri contesti politici sarebbe bollata come razzista (se non addirittura nazista) una delle proposte che emergono da un Rapporto i cui principali risultati sono stati spiegati a Firenze da Federico Gelli (Pd), presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema di accoglienza dei migranti.La proposta consiste nel mettere a ogni migrante un braccialetto elettronico con le informazioni sulla condizione fisica e sulla salute (vaccinazioni etc…). “E’ la proposta che farà la Commissione – ha spiegato –  Un braccialetto elettronico con una cartella sanitaria individuale per cui, una volta che viene verificato attraverso l’ingresso nel nostro Paese negli hotspot e viene per la prima volta documentato della propria condizione fisica, questa documentazione non vada a disperdersi mentre il migrante si spostadel nostro Paese e non solo”.  La seconda indicazione, ha detto Gelli, “è una campagna di prevenzione, di vaccinazione e di intervento su persone che sono ospiti nelle nostre strutture con un approccio più propriamente scientifico, attraverso una serie di strutture distribuite sul territorio, dedicate e orientate alla cura e all’assistenza dei migranti, per alcune tipologie: tipico ad esempio è il problema della salute mentale”.