Porcopoli, querelle tra il sindaco Tellini e Arpae sull’impianto a biogas

9 luglio 2017 | 14:31
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Porcopoli, querelle tra il sindaco Tellini e Arpae sull’impianto a biogas

Il primo cittadino pretende più serietà e rassicurazioni dall’Arpa, l’Arpa spiega che ha solo ratificato l’autorizzazione alla ditta data dal Comune

CADELBOSCO SOPRA (Reggio Emilia) – Porcopoli, duro botta e risposta tra il sindaco di Cadelbosco e l’Arpa sull’impianto a biogas legato all’allevamento suinicolo Azienda Agricola Fontanelle, in zona Villa Seta. Tania Tellini esige maggiori rassicurazioni sull’impianto e chiede che “venga verificato e garantito, già in fase progettuale, che non ci saranno aumenti degli inquinanti”. L’Arpa replica: “In merito al progetto dell’impianto biogas presentato dalla ditta “Società Agricola Tenuta Vincenzo srl” di Cadelbosco di Sopra, Arpa si è espressa con parere positivo, in quanto la stessa ditta era già stata autorizzata da una Procedura Abilitativa Semplificata (PAS) comunale, per quantità e tipologia di materiale da trattare superiori e con caratteristiche più impattanti a quelle che verranno trattate”. E aggiunge di confermare “la collaborazione e la garanzia di risposte di qualità a tutte le Amministrazioni pubbliche, con atti e pareri, all’interno della normativa vigente, e che Arpae Reggio si è sempre distinta nell’affrontare tematiche ambientali complesse”.

Della vicenda si occuperà martedì 11 luglio il tavolo tecnico per la valutazione dell’impianto a biogas legato all’allevamento Fontanelle. L’incontro, promosso dal Comune, vede invitati gli enti preposti al rilascio di pareri sul progetto: Vigili del Fuoco, Ausl per gli aspetti inerenti la salute pubblica e Arpae per quelli inerenti la tutela dell’ambiente, al fine di analizzare compiutamente il progetto presentato e le ripercussioni soprattutto sulla popolazione e sull’ambiente.
Nella convocazione il Comune aveva ha chiesto ad Arpa che venga “esplicitato nel proprio parere se l’impianto garantisce il saldo zero sugli inquinanti emessi rispetto alla situazione attuale, anche alla luce del Piano Aria recentemente approvato dalla Regione Emilia Romagna”. Al Comune è arrivato “il parere formale e positivo di Arpae sull’impianto senza alcuna analisi né garanzia di tutela in tal senso ma solamente prescrizioni gestionali nella conduzione dell’impianto”. Così il sindaco Tellini commenta: “Ritengo che una struttura tecnica pubblica come Arpae abbia il dovere di tener conto delle richieste che pervengono dagli enti locali e, se posso accantonare la maldestra azione istituzionale di mandare un parere prima di affrontare congiuntamente agli altri enti coinvolti il progetto, non posso tollerare che non ci vengano date garanzie rispetto al saldo zero degli inquinanti emessi dall’impianto, in modo esplicito e documentato”.
Aggiunge poi durissima: “Se l’agenzia che deve rassicurare i cittadini di fronte a possibili ripercussioni in termini di inquinamento del loro territorio si comporta con sufficienza addirittura nei confronti del Comune, sarà sempre più difficile avere la dovuta credibilità per poter continuare ad investire in fonti rinnovabili e impianti produttivi”. E conclude: ” Se Arpa Reggio Emilia non è in grado di affrontare la delicata e complessa situazione territoriale di Cadelbosco chiedo ai vertici regionali di Arpa di individuare una struttura di altre provincie che abbia esperienza sul tema e possa venire di sostegno. Parteciperò personalmente al tavolo di martedì e mi aspetto personale tecnico qualificato che possa rispondere, anche in modo formale, a quanto da noi e dai cittadini di Cadelbosco, richiesto”.

Dal canto suo, l’Arpa replica con freddezza che ha dato l’autorizzazione perché questa era già stata rilasciata dal Comune, e addirittura per quantità e tipologia di letame e liquami uperiori a quelle che verranno trattate. “La ditta – aggiunge l’Arpa – ha recentemente ridotto significativamente le quantità e rinunciato all’alimentazione con pollina (con impatto odorigeno rilevante), limitandosi al trattamento di “liquami suini”. Le prescrizioni di Arpae restano comunque molto vincolanti per la ditta, benché si tratti di un piccolo impianto (potenza fino a 99 kW) e che pertanto non rientra tra quelli considerati dal Piano Aria Integrato Regionale (PAIR)”.

Infine Arpa conferma la sua presenza al tavolo tecnico.