Dora, quando la spesa è solidale

1 luglio 2017 | 15:38
Share0

Siamo entrati nell’Emporio di viale Trento Trieste dove fanno la spesa a punti 50 famiglie in difficoltà

REGGIO EMILIA – Si chiama “Dora”, in greco antico doni, l’emporio solidale che ha aperto da qualche mese in viale Trento Trieste. Un luogo rivolto alle famiglie che per la crisi rischiano di scivolare nella fascia di poverta’. A fare la spesa una cinquantina di nuclei selezionati dai Servizi sociali comunali e dalla Caritas che potranno non pagarla, utilizzando un’apposita tessera con punti a scalare.

Un luogo molto accogliente in cui lavorano come volontari anche due richiedenti asilo e perfino membri di alcune famiglie che fanno la spesa lì. Siamo stati a visitarlo e ci hanno accolto con tanto di deliziosi pasticcini marocchini e the verde offerti da una famiglia che è stata ammessa al programma e che poi ha fatto la spesa. Sugli scaffali c’è la merce, perfettamente ordinata e, sotto ogni prodotto, i punti corrispondenti. Quando si è finito di fare la spesa, si passa alla cassa e i punti vengono detratti dalla tessera che ogni famiglia possiede (600 punti per una persona, mille per due, 1400 per tre e così via).

Racconta Ibtissem Najib, assistente alla coordinatrice del progetto: “A Dora hanno collaborato molte realtà. E’ come un minimarket. C’è un educatore che spiega il progetto e come funziona l’emporio. Noi diamo una tessera a punti che è un po’ come una carta di credito. Viene passata in accoglienza e lì diciamo alle pesone quanti punti hanno ancora. Poi fanno la spesa. Abbiamo frutta e verdura di giornata. I punti scadono e si rinnovano ogni mese. Chi fosse interessato può trovare tutte le informazioni su www.emporiosolidale.it per sapere dove fare domanda”.

Dentro all’emporio c’è anche una piccola sala giochi per bambini e si possono prendere anche dei giochi e dei libri per i più piccini dato che è presente una piccola biblioteca. Orari di apertura: mercoledi dalle 15.30 alle 18.30 e sabato dalle 9.30 alle 12.30.

Dora e’ stato realizzato con il contributo di numerosi soggetti come aziende, associazioni di categoria, scuole e singoli cittadini che hanno deciso di donare i generi alimentari e gli allestimenti dell’emporio. Circa 60 i volontari che si sono invece gia’ proposti per gestire le attivita’ della struttura, la seconda in provincia di Reggio dopo quella di Guastalla. Le famiglie beneficiarie del servizio -italiane e straniere, nuclei numerosi e singoli sono sostenute per un periodo minimo di 6 mesi, fino al massimo di un anno.

I sostenitori di Dora sono Fondazione Manodori, Comune, Dar Voce, Auser, Caritas, Gruppo volontari Citta del Tricolore, Centro sociale Papa Giovanni XXIII, Associazione solidarietà, Associazione Servire l’Uomo e Comune di Guastalla. Ma chiunque può donare sostenendo una famiglia con una spesa da 300 a 1200 euro che si può pagare con PayPal o donando prodotti. Oppure anche donando tempo. Per informazioni su come fare leggi qui.