Crolla condominio: tre morti, almeno quattro dispersi

7 luglio 2017 | 21:17
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Crolla condominio: tre morti, almeno quattro dispersi
Crolla condominio: tre morti, almeno quattro dispersi
Crolla condominio: tre morti, almeno quattro dispersi

Si scava senza sosta per trovare le persone ancora sepolte dalle macerie della palazzina di 4 piani. Aperto un inchiesta per capire le cause del disastro

TORRE ANNUNZIATA (Napoli) – Crolla un palazzo di quattro piani: 3 morti, altre 4 persone sotto le macerie. All’appello mancano anche due bambini di 8 e 10 anni. Il crollo è avvenuto poco dopo l’alba, intorno alle 6.50. Trenta pompieri scavano tra le macerie, coinvolte due famiglie.

Sono impegnate le Unità cinofile della Protezione civile della Regione Campania per la ricerca dei dispersi nel crollo della palazzina avvenuto all’alba di stamane. “Si lavora incessantemente”. Intanto, il collegamento ferroviario con Napoli è ancora interrotto a causa dei massi caduti sui binari: la ferrovia, infatti si trova proprio sotto la collina dove si è verificato il crollo.

A crollare il terzo ed il quarto piano della palazzina. I primi due piani erano vuoti per ristrutturazioni in corso. La costruzione riconducibile agli anni Cinquanta o Sessanta si trova nei pressi della litoranea, in una zona residenziale che negli ultimi anni era stata riqualificata dall’amministrazione.

“Le cause del crollo sono tutte da ricercare. Noi metteremo a disposizione degli organi di competenza le carte del nostro ufficio tecnico. Ma questo dopo. Ora – ha concluso il primo cittadino – si deve continuare a scavare e sperare”.

Quando i pompieri sono arrivati in via Rampa Nunziante, “dopo che alle 6.15 è arrivata la segnalazione alla sala operativa di Napoli”, la complessità della situazione è stata da subito evidente: l’unica via di accesso all’area interessata dal crollo è costituita da un ponticello delle Ferrovie dello Stato, “peraltro molto stretto”. Con i vigili del fuoco, circa 70 unità, all’opera anche uomini della Capitaneria di porto, polizia, carabinieri, guardia di finanza, protezione civile e polizia municipale. “Continueremo a lavorare incessantemente fino a quando non avremo terminato l’intervento e la speranza – sottolinea Franculli – è trovare tutti i dispersi ancora in vita: ottimismo e positività fanno parte del mestiere del vigile del fuoco, guai se non lo fossimo. Si andrà avanti ad oltranza, anche stanotte, senza limiti”.

Alla ricerca dei dispersi, due vigili del fuoco si sono infortunati. Uno dei due in modo “estremamente leggero”, dichiara il comandante, “l’altro non è in pericolo di vita ma ha una situazione più complicata: è sotto le cure mediche e sanitarie”. Per proseguire nell’intervento, le squadre in azione sono state autorizzate a liberare il campo delle ricerche gettando masserizie e calcinacci sui binari ferroviari adiacenti il palazzo crollato.

Sul posto anche gli specialisti dell’Usar (Urban search and rescue) che si occupano di ritrovare i dispersi fra le macerie arrivati con le proprie attrezzature dalla Toscana – da Grosseto e da Firenze – e da Roma.

In merito alle cause del crollo, il comandante dei Vigili spiega che “ancora non abbiamo fatto alcuna valutazione. Stiamo raccogliendo tutti gli elementi che, in una fase successiva e non certamente in questa che è la fase del soccorso, approfondiremo coordinati dalla procura della Repubblica”.

“Tra i dispersi nel crollo della palazzina c’è un architetto tecnico del Comune con sua moglie ed il figlio, un ragazzo di circa 25 anni. Se lo stabile fosse stato a rischio sarebbe stato segnalato, lo avrebbe segnalato lui stesso”. Così ha dichiarato all’agenzia Dire Vincenzo Ascione, neo sindaco di Torre Annunziata eletto al turno di ballottaggio dello scorso 27 giugno, nel ribadire che nessuna segnalazione preoccupata per le condizioni dell’edificio parzialmente crollato all’alba è mai pervenuta. “Le cause del crollo sono tutte da ricercare. Noi metteremo a disposizione degli organi di competenza le carte del nostro ufficio tecnico. Ma questo dopo. Ora – ha concluso il primo cittadino – si deve continuare a scavare e sperare”.