“Affitto Polveriera troppo basso? La stima fu tecnica”

10 luglio 2017 | 21:24
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“Affitto Polveriera troppo basso? La stima fu tecnica”

Il sindaco Vecchi replica a De Lucia, che chiede di rivedere l’affitto di soli 2mila euro annui alla cooperativa che ha riqualificato e gestisce tutta l’area

REGGIO EMILIA –  “L’area della ex Polveriera è certamente rinata. E questo non è avvenuto con un grande centro commerciale, ma con un progetto civico e di innovazione sociale che io penso vada sostenuto”. Lo sottolinea il sindaco di Reggio, Luca Vecchi, rispondendo oggi in Consiglio comunale ad un’interpellanza del consigliere del Partito democratico Dario De Lucia sull’operazione di riqualificazione affidata nel 2013 alla società “La Polveriera”, del Consorzio Oscar Romero (Confcooperative) ed in parte realizzata. L’esponente della maggioranza ha contestato l’affitto di soli 2mila euro annui alla coop, a fronte della sistemazione di alcuni edifici che ospitano oggi un bar e un ristorante, le sedi di alcune coop sociali, degli ambulatori e dei centri diurni; la società ha ottenuto dal Comune nel 2013 una concessione di utilizzo dell’area (2,6 milioni di metri quadri) per 50 anni, rinnovabile per 10.
Un canone che De Lucia chiede di rivedere.

Il sindaco precisa però che la cifra “è frutto di una valutazione tecnica, peraltro espressa durante la precedente amministrazione” e insiste: “Fino a quando qualcuno non ha deciso di investirci oltre 4 milioni, dopo la manifestazione di interesse di alcuni soggetti privati della cooperazione sociale, quel luogo poteva restare nella migliore delle ipotesi abbandonato, nella peggiore una fonte di degrado con ricadute su tutta quella parte di città”. Invece, “oggi ospita progetti civici e sociali oltre ad un esercizio commerciale che è però solo accessorio e funzionale a questi ultimi”.

Dunque conclude il sindaco, “Il canone è troppo basso? A parte che deriva da una valutazione tecnica, io suggerirei di considerare anche i costi sociali che, diversamente, sarebbero derivati dalla necessità di presidio e vigilanza di quella parte del quartiere e a considerare anche questo tipo di implicazione economiche”.

De Lucia non è rimasto soddisfatto della risposta evidenziando che “oltre ai progetti sociali le cooperative perseguono, come è giusto che sia, anche il loro interesse”. Ma “come amministratore di maggioranza” il consigliere ritiene “che il canone stabilito anni fa vada rivisto per ottenere altre risorse” da reinvestire nel welfare della città.