Rapina e ferisce orefice, arrestato. Caccia al complice

10 giugno 2017 | 15:33
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Rapina e ferisce orefice, arrestato. Caccia al complice

Rapina aggravata l’accusa mossa a un 28enne dai carabinieri di Correggio. Colpo da 25.000 euro ai danni dell’orefice rimasto ferito da una coltellata

CORREGGIO (Reggio Emilia) – Con il pretesto di dover lucidare una catenina si è fatto aprire dall’orefice che ha poi aggredito conducendolo nel laboratorio, dove è nata una violenta colluttazione che ha visto il malvivente, armato di coltello, ferire l’orefice. Nel frattempo un complice è entrato nel negozio e ha preso monili in oro dalla vetrina;  anche il malvivente nel laboratorio ha arraffato tutto ciò che poteva. Quindi la fuga: le urla dell’orefice che inseguiva il suo aggressore sono state sentite dai cittadini che hanno lanciato l’allarme al 112, subito girato ai carabinieri della stazione di Correggio.  I militari – subito intervenuti – hanno rapidamente intercettato e catturato il rapinatore entrato in azione per primo. Le ricerche del complice non hanno consentito ancora di prenderlo anche se la sua identificazione potrebbe essere questione di giorni.

Un colpo da 25.000 euro quello compiuto ai danni dell’orefice. Arrestato l’accusa di concorso in rapina aggravata il tunisino Abdelkarim Slougui, 28enne, residente a Correggio, che ora si trova in cella a disposizione della Procura reggiana.

Erano le 17 di giovedì sera  quando una pattuglia della stazione di Correggio è intervenuta presso la Galleria Politeama per un allarme rapina alla gioielleria denominata Arte Orafa. Il titolare – pur avendo riportato una lieve ferita da taglio all’orecchio e all’anulare e alcune escoriazioni da grafi -, ha rifiutato le cure mediche e ha descritto l’aggressore ai carabinieri. Grazie a lui il rapinatore è stato rapidamente preso. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri l’arrestato, poco prima, con il pretesto di dover lucidare una catenina era riuscito a farsi aprire la porta della gioielleria dove si trovava l’orefice. Un volta all’interno aveva l’aggredito l’uomo, trascinandolo con violenza nel locale retrostante adibito a laboratorio. Tra i due è nata una colluttazione: il malvivente, dopo aver bloccato l’orefice sotto il banco di lavoro del laboratorio, gli ha puntato il coltello dietro l’orecchio destro provocandogli un leggero taglio con perdita di sangue. Dopodiché si è rialzato, prendendo una scatola contenente vari oggetti in oro che era poggiata sul banco di lavoro, uscendo dall’oreficeria inseguito dall’orefice. Quindi l’allarme ai carabinieri l’intervento dei militari correggesi che durante le ricerche intercettavano il rapinatore traendolo in arresto.

Ad agire anche un complice che, secondo quanto accertato dai carabinieri, ha approfittato della colluttazione si è introdotto nel negozio e ha preso oggetti in oro (orologi, bracciali, catene, ciondoli, anelli) per un controvalore di 25.000 euro, dileguandosi. La sua identificazione potrebbe essere imminente essendo chiamato a rispondere del reato di concorso in rapina aggravata con il complice finito in manette e ristretto a disposizione della Procura reggiana.