Novellara, morsica fratello che non gli dà i soldi: arrestato

12 giugno 2017 | 14:58
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Novellara, morsica fratello che non gli dà i soldi: arrestato

Un trentenne che l’anno scorso era stato denunciato per pestato il padre colpevole di dormire mentre lui aveva il mal di denti. Violazione di domicilio e danneggiamento aggravato le accuse mosse al giovane

NOVELLARA (Reggio Emilia) – Un trentenne di Guastalla, Andrea Pintus, è stato arrestato con le accuse di violazione di domicilio e danneggiamento aggravato. Ieri mattina, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, avrebbe morsicato la mano del fratello e poi, nel pomeriggio, sarebbe tornato alla carica e, munito di un tubo di ferro, avrebbe distrutto l’auto della ragazza del fratello.

A ottobre dell’anno scorso il trentenne era stato accusato di aver pestato brutalmente il padre “colpevole” di dormire mentre lui aveva dolori lancinanti ai denti. Ieri mattina il trentenne è andato nell’abitazione della madre, a Novellara, dove c’era il fratello e, al culmine di un litigio con quest’ultimo, colpevole di non aiutarlo economicamente, gli avrebbe morso la mano per poi allontanarsi prima dell’arrivo dei carabinieri chiamati dal ferito che è ricorso alle cure mediche all’ospedale dove è stato dimesso con una prognosi di 3 giorni.

Non contento, nel primo pomeriggio di ieri, armato di un tubo di ferro di oltre mezzo metro di lunghezza si sarebbe nell’abitazione della madre, dove si trovava il fratello, e avrebbe danneggiato il citofono e il muro di ingresso. Poi si sarebbe diretto verso l’auto della ragazza del fratello parcheggiata nel cortile che avrebbe danneggiato rompendo i finestrini e ammaccando la carrozzeria.

L’immediato intervento dei carabinieri di Novellara e Campagnola Emilia, allertati da alcuni cittadini, ha evitato ulteriori conseguenze con il 30enne che è stato bloccato e arrestato. Secondo quanto ricostruito dai militari, il giovane avrebbe anche danneggiato, in passato, l’auto del fratello e, non piu’ tardi di due giorni fa, avrebbe aperto un account Facebook con l’immagine del profilo riportante una faccia tumefatta con su scritto “ciao fratellino buona mutazione”.

Il papà, un 60enne residente a Guastalla, quattro anni fa lo aveva accolto in casa perché il trentenne si era ritrovato senza lavoro e quindi nelle condizioni dì non potersi permettere una abitazione. L’uomo non sarebbe stato riconoscente ed è stato accusato di aver mandato in ospedale il padre pestandolo con violenza solo perché dormiva mentre lui aveva i mal di denti. Per questa vicenda nell’ottobre dell’anno scorso era finito nei guai per maltrattamenti in famiglia.