Migranti, le associazioni: “E’ ora di un dibattito vero”

12 giugno 2017 | 19:36
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Migranti, le associazioni: “E’ ora di un dibattito vero”

La rete “Diritto di Parola” lancia un confronto pubblico sull’accoglienza

REGGIO EMILIA – “Riteniamo sia giunto il momento di aprire un dibattito cittadino vero, in cui discutere delle politiche in tema di immigrazione in generale e di accoglienza in particolare. Un dialogo sincero ed aperto senza paure che metta in campo e a confronto tutti gli attori del territorio compreso chi, come i componenti della nostra rete e di tantissime altre realta’ impegnate quotidianamente nel volontariato, dal basso agisce per l’accoglienza”.

E’ l’appello rivolto dalle associazioni reggiane della rete “Diritto di Parola”, che si occupa dal 2009 di insegnamento della lingua italiana a cittadini migranti, nel giorno della fiaccolata civica organizzata da 8 comitati cittadini per chiedere al sindaco Luca Vecchi chiarimenti sul numero di rifugiati accolti in citta’ e sulla loro dislocazione. Un evento, hanno ribadito gli organizzatori, non diretto contro i richiedenti asilo e che non vuol essere espressione partitica, in cui infatti non saranno permessi slogan ne’ bandiere.

“Purtroppo- spiegano le associazioni- tutto cio’ non sembra sufficiente ed gia’ in atto il tentativo di alcune forze politiche di cavalcare ideologicamente la fiaccolata che e’ diventata occasione perche’ queste forze potessero esprimere pareri alle volte fortemente xenofobi e discriminatori, tali da esasperare e di fatto emarginare un pur necessario dibattito”. Da qui la necessita’ espressa di aprire in citta’ la questione “a livello pubblico”, coinvolgendo anche chi gestisce l’accoglienza, la cittadinanza e le parti sociali coinvolte e la Prefettura. Intanto gia’ mercoledi’ si potrebbe conoscere il nome del vincitore del bando prefettizio per l’accoglienza (sul piatto 46 milioni fino al 2018 per la gestione di 2300 richiedenti asilo stimati in arrivo), a cui hanno partecipato due cordate di cooperative sociali guidate da “Dimora di Abramo” e “Ovile”.