Mafie, Vecchi: “Ricostruire ponti con cutresi onesti”

5 giugno 2017 | 20:02
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Mafie, Vecchi: “Ricostruire ponti con cutresi onesti”

Il sindaco: “Evitare che chi oggi sta dentro le gabbie del processo si senta legittimato a rappresentare tutti i calabresi”

REGGIO EMILIA – “Dobbiamo ricostuire i ponti di una civile convivenza con le migliaia di cutresi onesti per evitare che Aemilia crei un solco profondo con la parte buona di quella comunita’ che vive e lavora qui da anni. Ed anche per evitare che chi oggi sta dentro le gabbie del processo si senta legittimato a rappresentare tutti i calabresi”.

Lo dice il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, nel convegno promosso questa sera in citta’ dalla Cgil per fare il punto sulle reazioni del territorio alle infiltrazioni mafiose, che il maxi processo in corso a Reggio ha rivelato. “Con i cutresi- osserva poi il sindaco- si e’ creata una comunita’ nella comunita’: e’ un modello che non funziona. Non penso che la loro integrazione sia stata accompagnata come avviene oggi per chi arriva oggi nella nostra citta’”.

Sulla stessa linea l’esperto di fenomeni criminali Enzo Ciconte, che ribadisce: “La ‘ndrangheta e’ una minoranza della Calabria”. Ed anche il governatore regionale Stafano Bonaccini: “La mafia c’e’ stata ed e’ stata sottovalutata. Ma l’Emilia-Romagna non e’ terra di mafia”.

Nel suo intervento il presidente della Provincia Giammaria Manghi difende invece i protocolli di legalita’ siglati sul territorio e dice: “I protocolli servono. Sono un segno della reazione alle infiltrazioni e uno strumento amministrativo utile soprattutto agli enti piu’ piccoli che non hanno personale adeguato contro le organizzazioni criminali”. In definitiva, conclude Manghi, “simboleggiano un’assunzione di responsabilita’”.