Zona stazione, scoperta base dello spaccio

13 maggio 2017 | 11:28
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Zona stazione, scoperta base dello spaccio

Arrestato dalla Polizia un pregiudicato magrebino specializzato in cocaina. Espulso anche un pusher “esperto” operante a Reggio.

REGGIO EMILIA – Arrestato uno spacciatore tunisino, noto tra i consumatori di cocaina, che riceveva i clienti nel proprio appartamento di via Paradisi. Un altro trafficante magrebino è invece stato identificato ed espulso dall’Italia. L’operazione è stata messa a segno dagli agenti della Squadra Mobile che, a seguito di alcune segnalazioni, avevano intensificato il monitoraggio di via Paradisi e, in particolare, dell’appartamento “drogheria”.

Quando hanno deciso di entrare in azione, venerdì, dentro l’alloggio c’era il tunisino Chedli Mathlouthi, classe 1980, pregiudicato per reati commessi, soprattutto, nella città di Padova. Nella disponbilità dello straniero venivano rinvenuti 18 grammi di cocaina in “sasso”, pronta per il confezionamento, e due “palline” monodose pronte per la cessione a terzi. Così è stato arrestato e oggi comparirà in Tribunale per il processo per direttissima.

Quando alcuni clienti hanno bussato alla porta di quell’appartamento pensavano di potere incontrare il loro pusher: ad aprire, invece, è stato un agente della Squadra Mobile che, con altri investigatori, stava perquisendo la base dello spaccio.

La posizione di Mathlouthi è anche al vaglio dell’Ufficio Immigrazione. L’espulsione reale dei cittadini irregolari, pur essendo una procedura particolarmente complessa (soprattutto per le difficoltà di identificazione certa dei soggetti e al loro riconoscimento da parte della Nazione di provenienza), è uno dei pilastri sui cui il questore Fusiello ha inteso fondare il contrasto e la prevenzione dei reati che destano maggiore allarme sociale quale, appunto, il traffico di droga di strada. Se un delinquente prova a rientrare in Italia, viene automaticamente arrestato.

In tale ottica nella settimana scorsa personale dell’Ufficio Immigrazione ha proceduto ad accompagnare in Tunisia il 37enne Massarah Mussbh. Era stato arrestato il 20 aprile scorso per traffico di droga da parte della Squadra Mobile; l’arresto seguiva ad altri arresti sempre per lo stesso reato. Di intesa con la Procura, quindi, a seguito dell’arresto sono stati sollecitati gli accertamenti identificativi al Consolato Tunisino: grazie alla collaborazione di questo Ufficio, la Questura è riuscita a identificare il soggetto che così è stato materialmente accompagnato in patria. Se decidesse di rientrare in Italia, per lui scatterà l’arresto obbligatorio.