Manuel Agnelli: “La cultura diventi motore trainante del Paese”

30 maggio 2017 | 09:08
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Il leader degli Afterhours ieri ospite di Unindustria: “Dopo X Factor sto guadagnando di più, ma ho detto no al mondo della pubblicità”

REGGIO EMILIA – “Passiamo per un ambiente che è puro intrattenimento, ma non è vero che con la cultura non si mangia. Anzi”. Manuel Agnelli, leader degli Afterhours era ospite ieri di Unindustria, nell’auditorium Credem, nel nuovo appuntamento di “Costruire una nuova realtà. Incontri sul futuro”, percorso di approfondimento pensato e voluto per offrire ai reggiani spunti di riflessione su diverse tematiche partendo da punti di vista ed esperienze illustri.

Agnelli ha parlato della sua visione sull’industria dello spettacolo e del contributo che questa può dare alla crescita del Paese sia dal punto di vista culturale che per l’economia nazionale, in termini di occupazione e di opportunità per il futuro.

Ha detto il cantante degli Afterhours: “Secondo una ricerca risulta che l’industria dello spettacolo è la terza fonte di reddito e di posti di lavoro nel nostro Paese e sta crescendo molto. Turismo ed enogastronomia, fra l’altro, non sono state prese in considerazione. Passiamo per un ambiente che è puro intattenimento, ma non è vero che con la cultura non si mangia come si dice. Tutto il mondo occidentale si sta muovendo in quella direzione e anche gli Usa hanno inserito nel Pil la creatività. Oramai non c’è più una divisione a compartimenti stagni. L’Italia è uno dei paesi che, per ridefinirsi, deve considerare la cultura come motore trainante. Dobbiamo ridefinirci con la creatività, le idee e la sperimantazione”.

E’ passato poi a parlare dell’Emilia: “Io sono venuto spesso in Emilia e ho avuto modo di constatare che è sempre stata il cuore pulsante di un certo modo di pensare la cultura e di fare musica. E’ una parte del Paese che non manca mai nei tour e nelle manifestazioni culturali e ha fatto della cultura una parte trainante della sua economia. Sicuramente è una parte dell’Italia che è più avanti di altre e ha trainato anche altre regioni”.

Da imprenditore, anche se piccolo, ci tiene a precisare, ha detto che ha visto delle variazioni nel fatturato dopo la sua partecipazione a X Factor come giudice (ci sarà anche l’anno prossimo, ndr): “Sì, ci sono stati miglioramenti nel fatturato. Diretti e indiretti, perché, quando acquisti visibilità, attiri progettualità. E’ questa la legge, un po’ grottesca, di questi tempi. Molte offerte le ho anche rifiutate, perché erano legate al mondo della pubblicità che mi interessa poco se non è legato alla sponsorizzazione di eventi”.