La dolcezza della memoria, gli scatti di Ravenna al Posta

3 maggio 2017 | 17:54
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La dolcezza della memoria, gli scatti di Ravenna al Posta

Sabato alle 11,30 nella sala del capitano del Popolo le foto delle scatole liberty della Lazzaroni

REGGIO EMILIA – L’hotel Posta, il più antico albergo di Reggio Emilia e tra i più longevi in Italia, con la sua caffetteria che conserva gli arredi ottocenteschi dell’ antica pasticceria Nazzani come location, l’archivio della più antica fabbrica di biscotti in Italia: la Lazzaroni, famosa per i suoi tipici Amaretti di Saronno come soggetto, un grande fotografo d’arte, Marco Ravenna come autore.

Da queste corrispondenze e relazioni nasce la mostra “La memoria della dolcezza” che si terrà a Reggio Emilia nella caffetteria dell’Hotel Posta, dal 5 maggio al 9 luglio in occasione del festival Fotografia Europea, dedicato quest’anno a “Mappe del tempo. Memoria, archivi, futuro”. La presentazione ufficiale dell’evento si svolgerà sabato 6 maggio alle 11.30 nel Salone dell’Hotel Posta alla presenza di Paolo Lazzaroni, Marco Ravenna e Mariacarla Terrachini.

Fotografo d’arte della migliore tradizione italiana, Marco Ravenna, con un progetto inedito, svela il mondo nascosto dell’ Archivio Lazzaroni; “un universo di dolcezze, di sapori unici che – afferma il fotografo – si fa intravvedere e svela le proprie meraviglie a coloro che hanno il desiderio di andare oltre le apparenze per godere di percorsi piacevoli non solo per il gusto”. Si tratta di piccoli e grandi tesori, prodotti presidiati anche nella confezione con autentica passione dalla Lazzaroni: testimonianze materiali di un saper fare in continua evoluzione che si fanno portavoce di bisogni elementari e attese intemporali, di declinazioni culturali e sociali stratificate nel tempo, oltre che di tradizioni italiane d’eccellenza.

Gli scatti in mostra, come in un racconto letterario, grazie al contrappunto fornito da otto preziose scatole di latta di epoca liberty dell’archivio storico Lazzaroni, rafforzano la memoria di immaginari culturali e di riti sociali.

E la sede dell’esposizione, la caffetteria in stile liberty, che conserva tuttora le attrezzature e gli arredi lignei (impreziositi dai dipinti di Cirillo Manicardi) del celebre caffè-pasticceria di Romualdo Nazzani, grazie alla forza della fotografia, si prepara a vivere la sua ennesima incarnazione, a divenire un teatro attivo dove il tempo fa cortocircuito e offre direzioni inaspettate e nuove che stimolano inevitabilmente il cuore del nostro presente.