La Cgil contro l’Artoni: “Gestione azienda sciagurata”

4 maggio 2017 | 19:34
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La Cgil contro l’Artoni: “Gestione azienda sciagurata”

La Filt: “Mancanza totale di contatto con la realta’ della direzione che ha prodotto un dramma per alcune migliaia di lavoratori. Serve al più presto la cassaintegrazione”

REGGIO EMILIA – “Si apra una nuova fase con certezze e ammortizzatori sociali per il personale”. E’ quanto chiede la Filt-Cgil nazionale che interviene sulla crisi Artoni dopo la nomina del commissario giudiziale e il riconoscimento dello stato di insolvenza dell’azienda, a sua volta punto di partenza per la valutazione dell’amministrazione straordinaria.

Il sindacato denuncia con forza “la sciagurata gestione dell’azienda da parte della proprieta’, le scellerate scelte operate negli ultimi anni e la mancanza totale di contatto con la realta’ della direzione, che hanno prodotto un dramma per alcune migliaia di lavoratori, tra dipendenti diretti ed indotto e distrutto un’impresa florida che, in passato, e’ stata leader nel settore delle spedzioni”.

Da gennaio, ricorda poi la Federazione dei Trasporti della Cgil, “oltre 500 dipendenti non hanno ricevuto la retribuzione, da oltre dieci mesi le imprese in appalto che coinvolgono sul piano nazionale oltre 2.500 addetti, non ricevono i corrispettivi e da cinque mesi tutti questi lavoratori sono senza attivita’ e senza sostegno al reddito”.

Secondo la Filt occorre quindi che, nel nuovo incontro fissato il prossimo 17 maggio al ministero del Lavoro, “si dia positivo corso all’ammissione alla cassa integrazione straordinaria per i dipendenti (richiesta a marzo e negata nell’ultimo confronto) e nel contempo vengano prodotte idonee soluzioni anche nei confronti dei lavoratori dell’indotto che hanno temporaneamente perso il lavoro”.

Conclude il sindacato: “Cosi’ come per la vicenda Alitalia anche in questo caso ci troviamo di fronte a migliaia di persone che devono essere supportate ed accompagnate ad una nuova occupazione per evitare un dramma sociale di vaste dimensioni che impatta su tutto il territorio nazionale”.