Ex Terex di Lentigione, continuano sciopero e presidio

2 maggio 2017 | 19:34
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Ex Terex di Lentigione, continuano sciopero e presidio

Questa mattina i lavoratori hanno votato all’unanimità la prosecuzione della protesta per tutta la settimana in attesa dell’incontro di venerdì in Regione

BRESCELLO (Reggio Emilia) – Continua il presidio dei lavoratori allo stabilimento ex Terex di Lentigione, la divisione “Material Handling & Port Solutions” acquistata dalla multinazionale finlandese Konecranes lo scorso gennaio. Questa mattina i lavoratori  riuniti in assemblea davanti ai cancelli hanno votato all’unanimità “la prosecuzione del presidio con sciopero e sospensione di tutte le attività per tutta la settimana” in attesa dell’incontro all’assessorato alle attività produttive della Regione che ha convocato  le parti alle 11,30 di venerdi prossimo, rispondendo così  alla “richiesta di un tavolo istituzionale di salvaguardia occupazionale” formulata la scorsa settimana da RSU e FIOM UILM e UGL.

I sindacati ribadiscono “la necessità che Konecranes modifichi il proprio orientamento di chiusura dello stabilimento e formuli una proposta di piano industriale che, utilizzando le competenze, il saper fare presente delle maestranze di Lentigione, riconosciuto dalla stessa multinazionale,le specificità delle macchine che possono essere prodotte nello stabilimento, consenta di dimostrare  la capacità di tornare a produrre margini”.

“Per fare ciò – ribadiscono – occorrono investimenti mirati e occorre dare allo stabilimento ed ai lavoratori la possibilità di sviluppare tutte le potenzialità. Cosa che Terex non ha consentito in questi anni effettuando scelte sbagliate anche per poca conoscenza del settore”.

“Ribadiamo che non è accettabile che a gennaio Konecranes acquisti da Terex lo stabilimento di Lentigione (insieme ad altri stabilimenti) e dopo nemmeno 4 mesi dichiari l’orientamento alla chiusura senza che nessun manager sia entrato in azienda per verificare direttamente la situazione ed ipotizzare azioni per l’efficientamento del sito produttivo” dichiarano FIOM UILM UGL e RSU. “Così come singolare appare che l’annuncio arrivi ora nel momento in cui si  vede la ripresa degli ordinativi che attualmente coprono l’attività lavorativa sino a tutto settembre”.

Venerdì 5 maggio parte dei lavoratori rimarrà a presidiare lo stabilimento di Lentigione, altri andranno davanti alla sede della  Regione in concomitanza con la riunione del tavolo istituzionale. La mobilitazione per la difesa del sito produttivo e dell’occupazione ha ricevuto un questi giorni la solidarietà e la visita dei Commissari del Comune di Brescello e del Sindaco del Comune di Sorbolo (PR)  che hanno espresso il loro sostegno e la preoccupazione per i pesanti  riflessi sociali che determinerebbe la chiusura dello stabilimento che ha oltre 150 dipendenti.