Ex consiglieri, la Regione taglia i vitalizi: ci sono anche 15 reggiani

9 maggio 2017 | 19:33
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Ex consiglieri, la Regione taglia i vitalizi: ci sono anche 15 reggiani

La legge è stata approvato questa mattina. Assegni ridotti dal 6 al 12 per cento in base a quanto percepito.

REGGIO EMILIA – La Regione da’ una sforbiciata ai vitalizi degli ex consiglieri, un fardello da 100 milioni di euro di qui al 2055. Lungamente attesa e meditata, la legge Pd che alza l’eta’ per le ‘pensioni’ degli eletti in viale Aldo Moro (fino ad oggi scattavano a 60 anni di eta’) e riduce l’importo degli assegni e’ stata approvata questa mattina dall’assemblea legislativa.

Cosa prevede
Innalzamento dell’eta’ ‘pensionabile’ (da 60 a 66 anni e 7 mesi), contributo di solidarieta’ per 36 mesi sull’assegno e divieto di cumulo con altri vitalizi. Questi i punti cardine della legge. La norma prevede anzitutto l’equiparazione degli ex eletti di viale Aldo Moro con i dipendenti delle pubbliche amministrazioni nel godimento dell’assegno: si passa quindi dagli attuali 60 anni all’eta’ valida per il diritto alla pensione di vecchiaia dei lavoratori della pa.

I consiglieri nati fra il 1957 e 1963 (che non hanno compiuto il sessantesimo anno di eta’) potranno conseguire il vitalizio a 60 anni, ma con una penalizzazione progressiva in funzione del periodo di anticipo richiesto. “Attualmente- ha spiegato la relatrice Pd Manuela Rontini – sono 169 gli ex assessori o consiglieri regionali che percepiscono un vitalizio, di cui 34 sono reversibilita’; altri 34, invece, non hanno ancora maturato il requisito dell’eta’ e i loro contributi versati ammontano a circa 4 milioni e 20.000 euro”. Questa “e’ la cifra che l’amministrazione dovrebbe restituire se tutti loro rinunciassero. Se cosi’ non fosse, la spesa totale per la corresponsione dei vitalizi – ferma restando un’aspettativa di vita di 85 anni – ammonterebbe, negli anni, a 21.201.347 euro”.

A questa spesa, ha spiegato ancora la relatrice, “va aggiunta quella delle 8 persone che hanno maturato i requisiti ma per le quali operano cause di sospensione”. Tutti gli assegni vitalizi in pagamento saranno ridotti, per la durata di un triennio, del 6% per la parte oltre 1.000 euro e fino a 1.500 euro, del 9% per la parte oltre 1.500 euro e fino a 3.500 euro, e del 12% per la parte oltre 3.500 euro”.

La norma introduce anche la non cumulabilita’ con istituti analoghi: sulla base dei dati disponibili per gli assegni vitalizi attualmente in erogazione e’ possibile quindi stimare un risparmio di spesa “prudenzialmente quantificabile in circa un milione di euro nel prossimo triennio”. L’avanzo di denaro in capo al bilancio “sara’ destinato prioritariamente al finanziamento di politiche di sicurezza, legalita’ e qualita’ del lavoro, sostegno al microcredito per lo sviluppo dell’imprenditorialita’, reinserimento lavorativo e inclusione sociale.

I 15 ex consiglieri reggiani coinvolti dal provvedimento
Fra gli ex consiglieri reggiani, il vitalizio più alto è quello dell’ex assessore regionale, Emilio Alfonso Severi, pari a 3.968,12 euro lordi. Poi seguono Giannetto Magnanini e Luigi Bottazzi. Classe 1923, storico dirigente Pci ed ex presidente di Act, per Magnanini l’assegno ammonta a 3.507,75 lordi mensili. Stessa cifra anche per Bottazzi, esponente storico della sinistra Dc a Reggio, poi confluita nel Ppi. Un vitalizio mensile lordo di 2.976,09 euro, invece, per Ione Bartoli, ex assessore Pci della Regione a servizi sociali e scuola tra il 1970 e il 1980, amica di Nilde Iotti e storica dirigente dell’Unione Donne Italiane.

Un vitalizio di 2.887,65 euro lordi per Lino Zanichelli, ex segretario provinciale dei Ds, appena superiore a quanto percepito da Moris Bonaccini, ex Pci e poi Pds, per il quale l’assegno è pari a 2.823,13 euro lordi mensili. Un vitalizio superiore di 2.338,50 euro al mese anche per Alessandro Carri, ex sindaco di Carpineti, parlamentare per due legislature alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica e consigliere regionale dal 1985 al 1990.

Seguono gli ex consiglieri con vitalizi sotto ai duemila lordi. Fra questi, con una cifra pari a 1.882,09 euro mensili, ci sono Vincenzo Bertolini, ex consigliere regionale e già segretario provinciale del Pci, Nando Odescalchi, ex assessore regionale, ex sindaco di Guastalla ed ex segretario provinciale del Psi, Ivanna Rossi, ex insegnante ed ex consigliere regionale del Pds, la leghista Carla Uccelli e Oreste Zurlini, ex sindaco di San Martino in Rio. A quota 1.650,08 euro mensili lordi, infine, l’ex capogruppo Idv Liana Barbati, Laura Salsi, ex consigliere regionale Pd, e Girolamo Ielo.