Emergenza profughi a San Martino in Rio

27 maggio 2017 | 10:16
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Emergenza profughi a San Martino in Rio
Emergenza profughi a San Martino in Rio
Emergenza profughi a San Martino in Rio

Allestiti moduli abitativi in via Magnanini. Il servizio e il controllo dei migranti sarà gestito da operatori della cooperativa che opera per conto della Prefettura

SAN MARTINO IN RIO (Reggio Emilia) – Emergenza profughi a San Martino in Rio: senza un congruo preavviso, il Ministero degli Interni ha individuato nel comune reggiano il sito idoneo e deciso di inviare un gruppo di richiedenti asilo. La Prefettura di Reggio ha comunicato all’amministrazione comunale di San Martino in Rio l’arrivo sul territorio comunale del gruppo nel pomeriggio di venerdì 26 maggio.

“Immediatamente i tecnici della Prefettura hanno effettuato un sopralluogo insieme all’ ufficio tecnico – ha spiegato il sindaco Paolo Fuccio – . Vista l’emergenza a cui risponderemo, abbiamo individuato un area idonea nel parcheggio in fondo a Via Magnanini. Questo per dare un tetto provvisorio a queste persone che sono in arrivo nelle prossime ore. La Prefettura si è attivata per allestire sul parcheggio dei moduli abitabili per essere allacciati alle utenze luce acqua fogne”.

Tutta l’operazione, dal giorno di arrivo dei profughi, non sarà più a carico del Comune ma della cooperativa che gestisce il servizio per conto della Prefettura: “Abbiamo chiesto una presenza costante di loro operatori 24 ore al giorno e l’obbligo di informare l’Amministrazione quotidianamente per gestire al meglio l’emergenza”, sottolinea il primo cittadino aggiungendo che “sarà nostro dovere tenere informata la popolazione di eventuali novità attraverso i nostri canali istituzionali”.

Il sindaco, poi, si toglie un sassolino dalla scarpa per le modalità in cui la gestione dell’arrivo è stata decisa a livello centrale: “Non mettiamo di certo in discussione l’obbligo di aiutare ed accogliere il prossimo con queste forme di prima solidarietà, ci auspichiamo che si trovino presto mezzi meno emergenziali e che, più in generale, tutti in Europa si facciano carico di questi imponenti flussi migratori”.