Cavriago, l’esperto: “Bullismo, la miglior difesa è l’istruzione”

20 maggio 2017 | 11:23
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Cavriago, l’esperto: “Bullismo, la miglior difesa è l’istruzione”

Incontro con Luigi Quaglio, ispettore della polizia postale, nella sala Arduini

CAVRIAGO (Reggio Emilia) – Il bullismo è l’argomento di cui si è parlato ieri sera nella sala civica Arduini a Cavriago: un tema, sempre più importante e delicato, che riguarda i nostri giovani. La serata, fortemente voluta da alcuni genitori, aveva il patrocinio del Comune ed erano presenti insegnanti e altre istituzioni della Val d’Enza. Sono intervenuti Marino Buzzi autore del libro “L’ultima volta che ho avuto 16 anni”, Arianna Marfisa Bellini psicoanalista e responsabile del centro ‘Dedalus Jonas’ e Luigi Quaglio, sovrintendente capo della polizia postale di Reggio.

Quaglio ha spiegato cosa significano e come si manifestano il bullismo e il cyperbullismo, due dei fenomeni sociali più pericolosi del nostro tempo per i giovani. “La polizia postale – continua Quaglio – si occupa non solo di quello ma soprattutto della rete, di tutto ciò che finisce on line, dai materiali ai post pubblicati, perché gli adolescenti sono vittime facili della rete”.

“Ecco perché – continua Quaglio – bisogna garantire e soprattutto proteggere la loro sicurezza. I social, come Facebook, WhatsApp e Twitter, sono diventati non solo un modo per socializzare, ma anche uno sfogo da parte di chi ne abusa. Ecco perché dobbiamo parlarne con gli insegnanti e i genitori, dato che questo fenomeno colpisce i giovanissimi soprattutto attraverso la diffusione di foto e immagini denigratorie”.

Ha concluso Quaglio: “La migliore forma rimane sempre l’istruzione, ovvero spiegare ai giovani l’uso responsabile delle tecnologie informatiche e renderli consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate, sensibilizzare soprattutto l’opinione pubblica, per favorire la cultura della sicurezza nel web tramite la diffusione di informazioni a vantaggio di tutta la popolazione. Solo così avremo ragazzi più sereni e una società più sicura”.