Campagnola, sospetta prostituzione: profughe nigeriane allontanate

17 maggio 2017 | 20:17
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Campagnola, sospetta prostituzione: profughe nigeriane allontanate

Sono state spostate per “incompatibilità ambientale” le quattro giovani che vivevano in un appartamento del paese messo a disposizione dall’Ovile

CAMPAGNOLA (Reggio Emilia) – Sono state allontanate ieri mattina per “incompatibilità ambientale” le quattro profughe nigeriane che erano state accolte in un appartamento di Campagnola dove si sospettava che si prostituissero.

L’Ovile, la cooperativa che fa parte dell’associazione temporanea di impresa, capofila la Dimora D’Abramo, che ha vinto il bando per la gestione dei profughi in provincia, ha spostato le ragazze in un altro posto dopo il clamore che era stato suscitato dalla denuncia del capogruppo del consiglio comunale dei Cinque Stelle, Rajinder Singh e dopo il servizio che era andato in onda ieri sera su Rete 4 nella trasmissione “Dalla vostra parte” condotta da Maurizio Belpietro.

Lo conferma a Reggio Sera il sindaco di Campagnola, Alessandro Santachiara, che dice: “La cooperativa mi ha comunicato che sono state trasferite per ‘incompatibilità ambientale’. Io non so dire se si prostituivano, o meno. Devo dire che, se mai fosse accaduto, non è assolutamente concepibile per rispetto di un progetto di accoglienza che si sta provando a mettere in campo nel nostro paese. Il fatto è successo un mese fa. Sono stato io a chiamare i carabinieri il giorno dopo che ne sono stato informato e ne ho anche parlato in prefettura durante un incontro”.

Rajinder Singh, italiano di origini indiane che abita in quel condominio, dice: “Non so se erano prostitute o meno. So solo che ho bloccato delle persone che erano davanti alla casa, che mi sembravano pakistani o indiani, e gli ho chiesto cosa facevano. Mi hanno risposto: ‘Cosa vuoi tu, abbiamo già pagato la ragazza’. Poi sono saliti con una di loro”.