Bufera sulle parole della Serracchiani sullo stupro

12 maggio 2017 | 20:03
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Bufera sulle parole della Serracchiani sullo stupro

“Violenza sessuale atto odioso più inaccettabile da un profugo”, dice la governatrice. Attaccano Fi, M5S e Mdp e Sinistra Italiana. Affondo anche da Saviano: “E’ da leghista”

REGGIO EMILIA – Bufera sulle parole della governatrice del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, secondo la quale “la violenza sessuale è un atto odioso e schifoso sempre, ma risulta socialmente e moralmente ancor più inaccettabile quando è compiuto da chi chiede e ottiene accoglienza nel nostro Paese”.

Parole prununciate nei giorni scorsi dalla governatrice a proposito di un tentativo di stupro subìto da una minorenne a Trieste da parte di un cittadino iracheno richiedente asilo. “In casi come questi – argomenta Serracchiani –  riesco a capire il senso di rigetto che si può provare verso individui che commettono crimini così sordidi. Sono convinta che l’obbligo dell’accoglienza umanitaria non possa essere disgiunto da un altrettanto obbligatorio senso di giustizia, da esercitare contro chi rompe un patto di accoglienza. Per quanto mi riguarda, gesti come questo devono prevedere l’espulsione dal nostro Paese, ovviamente dopo assolta la pena. Se c’è un problema di legislazione carente in merito bisogna rimediare”.

Valutazioni, quelle della Serracchiani, che hanno suscitato dure prese di posizione. “Qui non si tratta, solamente, della deriva di un partito, che mi interessa meno. Ma dello scivolamento di un intero paese sul piano della civiltà, innanzitutto nell’uso delle parole. Spero che qualcuno fermi questo delirio”, dice  su facebook Francesco Laforgia presidente dei deputati di Articolo 1 – Mdp a Montecitorio. Dello stesso avviso anche Maria Cecilia Guerra, capogruppo di Articolo 1 – Movimento Democratico e progressista al Senato: “Esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà alla ragazza che ha subito un tentativo di stupro la sera del 9 maggio a Trieste. La violenza sessuale è un atto odioso e ripugnante sempre, e il movimento delle donne ha lottato vent’anni proprio perché fosse definito un reato grave contro la persona, ottenendo una legge solo nel 1996”.

“Non esistono stupri di serie A e stupri di serie B – dice Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana-. Semmai esistono politici di serie A e politici di serie B. Evidentemente la governatrice del Friuli Venezia Giulia appartiene alla seconda categoria. A furia di inseguire la destra sul suo terreno per un pugno di voti dalle parti del Pd si distrugge via via una cultura politica che ha fatto la storia dell’Italia migliore. Amarezza e raccapriccio”.

Interviene anche Roberto Saviano: “E Matteo Salvini saluta l’ingresso di Debora Serracchiani nella Lega Nord. Spero la candidi lui, perché se la candida ancora il Pd, significa che il Pd è diventato la Lega Nord”.

Elvira Savino, deputata di Forza Italia, invita la Serracchiani a non fare la classifica degli stupri. “Spero che Serracchiani sia incappata in un errore lessicale e che ciò che ha detto non rappresenti davvero il suo pensiero. Affermare, come fa l’esponente del Pd, che uno stupro può essere più inaccettabile di un altro, significa implicitamente fare una classifica della gravità di tale crimine, a seconda delle circostanze. Secondo il ragionamento della Serracchiani ci sono stupri che hanno delle aggravanti e allora ne consegue che ci potrebbero essere anche stupri con delle attenuanti. Quante volte, infatti, abbiamo sentito dire: ”se l’è cercata, aveva la minigonna” Ragionamenti del genere sono agghiaccianti. Serracchiani chiarisca e si scusi: non si può fare campagna elettorale sulla pelle delle donne”.

Attaccano anche i Cinquestelle: “Parole semplicemente incommentabili. Lo stupro è un atto di violenza inaudita che va condannato completamente a prescindere dalla nazionalità di chi si è macchiato di quell’atto terribile”, dice il deputato M5S Alfonso Bonafede.  “La dichiarazione della Serracchiani è chiaramente fuori da ogni logica e da’ il senso di un partito completamente schizofrenico che non riesce ad avere una posizione su tematiche importanti e che quindi ogni tanto prova a sparare una dichiarazione per poter ottenere magari il consenso da parte, in questo caso, dell’elettorato prevalente nella regione della Serracchiani. Sono parole prive davvero di ogni tipo di logica”.