Studente di 18 anni “sindaco” per un giorno

13 aprile 2017 | 17:11
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Studente di 18 anni “sindaco” per un giorno

Per il “Job Day” Alberto Carretti ha seguito l’attività di Ilenia Malavasi, a Correggio, nella Pubblica Amministrazione

CORREGGIO (Reggio Emilia) – Si chiama “JobDay” l’iniziativa di orientamento promossa dalla Camera di Commercio in collaborazione con gli Istituti Superiori provinciali e che ha l’obiettivo di avvicinare i giovani al mondo del lavoro e accrescerne le capacità di scelta. Per questo, Alberto Carretti, 18 anni, di Bibbiano, iscritto al quinto anno della sezione scientifica del Liceo Ariosto-Spallanzani di Reggio, ha trascorso la giornata di oggi, giovedì 13 aprile, affiancando il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, durante l’attività lavorativa quotidiana, fatta di incontri, appuntamenti, ricevimenti di cittadini e personale del Comune di Correggio.

“Ho scelto di cogliere l’opportunità offerta dal Job Day e trascorrere quindi un giorno nella Pubblica Amministrazione perché sogno di poter lavorare in questo settore – ha detto il giovane – e perché credo sia il modo migliore per provare a restituire al mio paese, alla mia comunità, ciò che da loro, in questi anni, ho ricevuto in termini di possibilità, servizi, qualità”.
Alberto ha una vita molto attiva, tra volontariato, impegni in vari ambiti nella propria città e la passione per lo sport, come arbitro di calcio. “Il Pubblico – spiega – è un settore lavorativo  molto importante, ma che risente del distacco che spesso noi giovani lamentiamo rispetto alle Istituzioni e che sicuramente è frutto di tanti cattivi esempi di cui sono piene le cronache”.

“Difficilmente i ragazzi vedono nelle Istituzioni uno sbocco professionale o qualcuno con cui poter interagire”, commenta il sindaco, Ilenia Malavasi. “Invece riteniamo che sia un rapporto fondamentale da costruire e sul quale in questi anni ci stiamo molto impegnando, cogliendo ogni opportunità che ci viene offerta, dall’alternanza scuola/lavoro, ai tirocini formativi, al Servizio Civile. Si tratta di scambi di conoscenze che spesso risultano importanti per la crescita dei ragazzi e per le opportunità, anche lavorative, offerte e che contribuiscono  a contrastare alcuni luoghi comuni”.