Servizi e smartphone gratis, tre sotto indagine per firme false e truffa

30 aprile 2017 | 17:53
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Servizi e smartphone gratis, tre sotto indagine per firme false e truffa

Denunciati un corriere e il dipendente di una società telefonica. Si cerca un complice. Vittima un imprenditore reggiano, ma si sospettano altre truffe

GUASTALLA (Reggio Emilia) – Grazie alla complicità di un corriere e del dipendente di una società telefonica, stipulava contratti telefonici addebitandone i costi a terze ed ignare persone attraverso la sottoscrizione con firma falsa dei relativi contratti. Un trucco truffaldino architettato per ottenere dal gestore di telefonia mobile forniture di servizi telefonici e oggetti tecnologici quali smartphone che poi, molto probabilmente, venivano anche rivenduti ad altre persone.

A scoprire la truffa i carabinieri della stazione di Guastalla che, con le accuse di concorso in truffa aggravata e falsità in scrittura privata, hanno denunciato alla Procura reggiana, un corriere 36enne mantovano, che curava le consegne della merce compendio della truffa, e il dipendente di una società telefonica, un 40enne torinese.
All’appello manca il terzo correo: colui a cui materialmente venivano consegnati gli smartphone, la cui identificazione potrebbe essere questione di giorni.

L’inchiesta è partita agli inizi dell’anno scorso quando un imprenditore reggiano, finito suo malgrado nella rete dei truffatori, si è rivolto ai carabinieri di Guastalla avendo ricevuto, da uno studio legale che rappresentava una società di telefonia mobile, l’ingiunzione a pagare circa 2.000 euro  relativi a 4 fatture relative ai costi del traffico telefonico di 3 utenze e alla fornitura di 3 smartphone con relative simcard. L’uomo ovviamente disconosceva non aveva ovviamente mai ricevuto nulla…
Le indagini dei militari  hanno in effetti confermato l’estraneità dell’imprenditore: i contratti, forniti grazie alla compiacenza del dipendente della società telefonica, riportavano la sua firma falsa. La società telefonica quindi, tratta in inganno, provvedeva alla fornitura dei servizi e alla spedizione degli smartphone a favore di una terza persona, in corso di identificazione, la cui consegna veniva curata dal compiacente corriere.

Le indagini stanno ora proseguendo in quanto i carabinieri della stazione di Guastalla, oltre a essere intenzionati a ricostruire il reale volume del malaffare (si sospetta, infatti, che vi siano altre vittime incappate nel terzetto) stanno cercando di risalire all’identità del terzo complice chiamato a rispondere, in concorso con gli odierni indagati, dei reati di truffa e falsità in scrittura privata.