Rimini, a San Giovanni la tariffa puntuale su rifiuti fa risparmiare

12 aprile 2017 | 17:49
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Rimini, a San Giovanni la tariffa puntuale su rifiuti fa risparmiare

Il Comune si pone l’obiettivo di portare entro il 2020, come da legge regionale, la raccolta differenziata all’80%

RIMINI – Comune più pulito, ambiente più contento e bollette più leggere. San Giovanni in Marignano, primo ente locale della provincia di Rimini e tra i primi in Emilia-Romagna, avvia, grazie alla collaborazione con Hera, la sperimentazione sulla tariffa puntuale per i rifiuti. Con l’obiettivo di portare entro il 2020, come da legge regionale, la raccolta differenziata all’80%. E i primi risultati già si vedono: se la percentuale era del 64% nel 2014, a fine 2016 è arrivata a superare il 72% e nei primi due mesi del 2017 ha sfondato quota 74%.

Merito dell’estensione del servizio a tutto il territorio comunale scattata nel novembre 2015, puntando non sulla raccolta porta a porta ma sulle calotte stradali. “Abbiamo seminato e ora vorremmo raccogliere i frutti”, sottolinea alla stampa il sindaco di San Giovanni in Marignano, Daniele Morelli. Per il paesino romagnolo si tratta di “un momento importante, una sfida che abbiamo voluto intraprendere”. Che sta già portando i primi risultati: la percentuale di differenziata è passata dal 64% del 2014 al 74% del febbraio 2017.

“Siamo molto soddisfatti – aggiunge – sia per l’ambiente che per il risparmio sulla tariffa”. Merito anche dei cittadini, che “devono essere virtuosi. Tutto infatti parte dai loro comportamenti”. E il consiglio è “differenziare al meglio e svuotare quando serve”. Fondamentale, rimarca, è la collaborazione con Hera, soprattutto per quanto riguarda l’informazione e la vicinanza all’amministrazione. Il percorso è iniziato nel 2014, sottolinea il responsabile dei Servizi ambientali di Hera per l’area Romagna, Fausto Pecci: “L’amministrazione ci ha chiesto di dare un segnale forte, un progetto sperimentale per arrivare alla tariffa puntuale“.

Così a fine 2015 “abbiamo risistemato il territorio” e nel 2016 è stata valutata la produzione di rifiuti e sono state fatte le simulazioni per definire le tariffe. Ora ogni utenza, domestica e non domestica, “ha una volumetria ben definita” e quando si conferiscono i rifiuti tutto viene registrato. C’è un numero base che se non viene superato garantisce un pagamento più basso rispetto alla Tari. Il sistema, prosegue Pecci, è ancora in via di definizione, “gli utenti devono capire bene”, per cui il 2017 sarà ancora un periodo transitorio, “mentre nel 2018 si arriverà all’assetto definitivo”. Il Comune di San Giovanni in Marignano, aggiunge l’assessore all’Ambiente, Nicola Gabellini, “non inventa nulla”, la tariffa puntuale è infatti prevista nella nuova legge regionale.

Rispetto alla Tari “ora chi è più attento ha un ritorno economico. E l’obiettivo è arrivare all’80% di differenziata entro il 2020. Il risparmio “concreto e importante” per i cittadini che rimarranno nel numero di conferimenti previsti può oscillare dall’1% a circa il 19%, mentre per le attività produttive, poco più di 700, c’è “l’ulteriore vantaggio di potere recuperare l’Iva”: per almeno 600 di loro ci sarà dunque un risparmio. Inoltre, già estendendo la differenziata a tutto il territorio comunale “è stato ridotto di 48 chilogrammi per abitante l’indifferenziato prodotto”. Con le calotte stradali al posto del porta a porta, “un sistema meno costoso”, è stata ottenuta “un’alta percentuale di differenziata a costi contenuti, centrando un risultato che per alcuni non era possibile – conclude l’assessore – i marignanesi hanno reagito bene e speriamo continuino a seguirci”.