Iren, le proposte dei Piccoli azionisti

19 aprile 2017 | 08:59
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Iren, le proposte dei Piccoli azionisti

Per la prossima assemblea: meno buonuscite, sponsorizzazioni e politica

REGGIO EMILIAI Piccoli azionisti di Iren presenteranno giovedì alla prossima Assemblea le proprie valutazioni sui punti all’ordine del giorno, ovvero sul Bilancio che verrà approvato in quella sede e sulla Relazione sulle remunerazioni.

“Riteniamo invece opportuno anticipare le nostre proposte di carattere più strategico, anche per la loro pertinenza e attualità, nell’auspicio che possano essere tenute in considerazione dagli amministratori del gruppo:

– il recepimento delle raccomandazioni Consob in materia di compensi e buonuscite, anche per evitare nuovi casi De Sanctis.
In particolare, il Codice di autodisciplina delle società quotate prevede che la buonuscita non superi un determinato importo o un determinato numero di anni di remunerazione; la direttiva europea prevedeva un tetto di due annualità.
Il Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana nella relazione annuale 2016 indica tre azioni:
1 ridurre l’ammontare facendo riferimento a parametri certi;
2 prevedere la sospensione o di chiederne la restituzione a fronte di performance aziendali, anche ex post, negative;
3 maggiore trasparenza.

– una significativa riduzione per il 2017 di sponsorizzazioni e spese a natura di “dividendo implicito”.
Nel 2015 (non è ancora noto il valore dell’ultimo esercizio) le sponsorizzazioni ammontavano a 6,7 milioni, un importo assai elevato se si considera che Hera, che ha un fatturato una volta e mezzo superiore, sempre nel 2015 ne ha concesse per 1,5 milioni.
Proponiamo pertanto un tetto massimo in linea con tale valore.
Richiediamo inoltre di inserire in Statuto il divieto di effettuare sponsorizzazioni e regalie dirette ai propri soci; la questione è di stretta attualità, come testimonia la recente richiesta di 50.000 euro fatta all’azienda dal Comune di Torino per la festa di San Giovanni.

— il divieto a politici e amministratori locali a fine mandato di essere inquadrati all’interno del gruppo, per evitare gli intrecci che le stesse sponsorizzazioni possono alimentare.

– infine, un bilancio dell’attività e dei risultati dei Comitati territoriali a oltre un anno dal loro insediamento”.