Il j’accuse di Orlando: “Il Pd litiga con tutti a parte Marchionne e Briatore”

25 aprile 2017 | 09:28
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Il j’accuse di Orlando: “Il Pd litiga con tutti a parte Marchionne e Briatore”

Il candidato alla segreteria del Partito Democratico, ieri a Reggio, ha incontrato il comandante Diavolo, Germano Nicolini. “Oggi siamo politicamente isolati come non mai”

REGGIO EMILIA – “Il PD è un insieme di famiglie diverse, quindi è giusto che ci sia un riequilibrio interno. Per cui è facile capire per chi voterò alle primarie questa volta”. Queste le parole di Germano Nicolini, il Comandante Diavolo che ieri ha incontrato Andrea Orlando nella sua casa di Correggio, nel corso di un tour del candidato alla segreteria PD nella nostra provincia. Un incontro toccante quello tra Nicolini e il ministro della Giustizia, in cui il partigiano ha ricordato gli anni dell’ingiusta carcerazione per un crimine non commesso. Orlando al termine della visita ha sottolineato che questo incontro “è stato un grande onore”.

La mattinata reggiana di Orlando, (accompagnato dalla consigliera regionale Roberta Mori e dai parlamentari Pd Paolo Gandolfi, Maino Marchi e Antonella Incerti) era cominciata poche ore prima alla Mediopadana, con la stretta di mano di una delle icone della musica italiana, Beppe Carletti dei Nomadi. Orlando ha poi incontrato il sindaco di Rubiera Emanuele Cavallaro assicurando che, dopo l’approvazione in Senato, le misure sull’inasprimento delle pene sui furti – e sui furti in abitazione -, caldeggiate anche dalla raccolta firme partita in territorio reggiano (17.740),  arriveranno rapidamente anche alla Camera, tra maggio e giugno, per l’approvazione definitiva.

A questo incontro è seguita la visita alla cooperativa Lo Stradello di Scandiano: “E’ giusto essere qui – ha detto Orlando – per visitare un’Italia che si vede di meno, quella della solidarietà e del sostegno”. Da qui la visita in terra reggiana di Orlando si è spostata a Correggio per una ‘pastasciuttata democratica’ con i candidati ed i sostenitori della mozione Orlando (tra cui il sindaco di Correggio Ilenia Malavasi). Il ministro ha detto che “Il PD deve ripartire dall’idea dell’uguaglianza sociale. Un partito del riscatto sociale non può essere minoritario tra la gente che sta male”. ” Se guardate i talk show – ha detto Orlando – si parla di tutto tranne che del più grande scandalo del paese: il fatto che il 25% della ricchezza è detenuto dall’1% della popolazione”.

“Oggi siamo politicamente isolati come non mai – ha proseguito Orlando – in molti comuni il sistema delle alleanze del Pd è composto dal Pd stesso e da una lista a sostegno del sindaco formata da persone vicine al Pd. Se queste sono le alleanze, noi siamo destinati a perdere. Abbiamo litigato praticamente con tutti: coop, sindacati, il sistema delle imprese. Si fa prima a dire con chi non abbiamo litigato, Marchionne e Briatore”.

“Per questo il 30 aprile – ha concluso Orlando – è uno dei passaggi importanti per ricostruire un centrosinistra largo e competitivo. Se vince Renzi ci teniamo questa legge elettorale, che porta inevitabilmente o alle larghe intese o all’instabilità e io non voglio nessuna di queste due ipotesi: voglio il centrosinistra. Ho vissuto l’esperienza fondativa dell’Ulivo, è lì che dobbiamo ritornare”. Orlando si è poi spostato a casa di Germano Nicolini e successivamente al Centro sociale Orologio, per un saluto ai simpatizzanti e militanti della base Pd. Ultima tappa della giornata reggiana di Orlando, la visita a Casa Cervi, dove il candidato alla segreteria Pd ha incontrato la presidente dell’Istituto Cervi Albertina Soliani e ha sostato per un’ora circa, nel ricordo dei sette fratelli uccisi dai fascisti il 28 dicembre 1943: un momento molto significativo alla vigilia del 25 aprile, festa della Liberazione.