Corea del Nord, telefonata di Xi a Trump: soluzione con mezzi pacifici

12 aprile 2017 | 08:57
Share0
Corea del Nord, telefonata di Xi a Trump: soluzione con mezzi pacifici

Colloquio con il presidente Usa nella quale Pyongyang ha posto l’accento sull’obiettivo di penisola coreana “denuclearizzata” al fine di raggiungere “la pace e la stabilità”

REGGIO EMILIA – Il presidente cinese Xi Jinping e quello americano Donald Trump hanno avuto una conversazione telefonica in cui hanno discusso delle questioni legate alla Corea del Nord e alla Siria. Lo riporta la tv di Pechino, la Cctv, secondo cui Xi ha posto l’accento quanto a Pyongyang sulla “necessità di una soluzione attraverso mezzi pacifici”.

Ieri il presidente Usa Trump aveva detto: “La Corea cerca guai”, replicando, con altrettanta durezza, alle minacce di Pyongyang, che aveva evocato “la guerra” dopo “la decisione offensiva” di inviare la portaerei Carl Vinson verso la penisola coreana.

Xi, ha aggiunto la Cctv, ha posto l’accento sull’obiettivo di penisola coreana “denuclearizzata” al fine di raggiungere “la pace e la stabilità”. Il colloquio telefonico ha permesso al presidente cinese di rimarcare la necessità che le due principali potenze economiche del pianeta abbiano maggiori comunicazioni e coordinamento sulle più importanti questioni internazionali. Xi, infine, ha sollecitato sforzi congiunti tra Cina e Usa per fare in modo che la futura visita di Trump a Pechino possa essere “produttiva”.

Il presidente cinese Xi Jinping ha definito “inaccettabile” l’uso delle armi chimiche in Siria nel colloquio telefonico avuto oggi con il presidente Usa Donald Trump. Secondo quanto riferito dall’agenzia Nuova Cina, Xi ha auspicato “una sola voce” in seno al Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

Le dichiarazioni di Trump
‘La Corea del Nord cerca guai – ha dichiarato Trump in un tweet -. Se la Cina decide di aiutare sarebbe magnifico. Altrimenti, risolveremo il problema senza di loro!’. Pyongyang da parte sua mostra i muscoli e denuncia: le ‘spericolate mosse americane per invadere il Nord hanno toccato una fase seria. Se gli Usa osano optare per un’azione militare, siamo pronti a reagire’.

La Corea del Nord attacca gli Usa e promette dure contromisure alle ”azioni offensive”: l’invio della portaerei Usa Carl Vinson, ha detto un portavoce del ministero degli Esteri ripreso dalla Kcna, conferma che le ”spericolate mosse americane per invadere la Corea del Nord hanno toccato una fase seria dei suoi scenari. Se gli Usa osano optare per una azione militare, come un ‘attacco preventivo’ e la ‘rimozione del quartier generale’, la Corea del Nord e’ pronta a reagire a ogni tipo di guerra desiderato dagli Usa”.

La Carl Vinson, portaerei della classe Nimitz a propulsione nucleare, ha lasciato Singapore per dirigersi sabato non verso l’Australia, come originariamente previsto, ma verso la penisola coreana in risposta ai ripetuti lanci di missili (l’ultimo, fallito, e’ di appena mercoledi’) e dei segnali secondo cui potrebbe esserci il sesto test nucleare. ”La prevalente grave situazione prova ancora una volta che la Corea del Nord era totalmente nel giusto quando ha aumentato le sue capacita’ militari di auto-difesa e di attacco preventivo contro la potenza nucleare da pivot – ha aggiunto il portavoce nel dispaccio della Kcna diffuso in piena notte -. Prenderemo le piu’ dure reazioni contro i provocatori per difenderci da potenti forze armate e mantenere il percorso da noi stessi scelto. Considereremo gli Usa pienamente responsabili delle catastrofiche conseguenze legate alle sue azioni oltraggiose”. Con Pyongyang per nulla intenzionata a mollare le ambizioni atomiche, il presidente Donald Trump ha ipotizzato che gli Usa possano prendere azioni unilaterali.