Attacco a Parigi, il killer non era schedato come islamista

21 aprile 2017 | 19:51
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Attacco a Parigi, il killer non era schedato come islamista

Il compagno e l’impegno Lgbt, ecco chi era l’agente ucciso dal killer. Terrore sul voto francese, Le Pen chiede chiusura frontiere

REGGIO EMILIA – Il presunto attentatore degli Champs-Elysees era stato arrestato a febbraio per avere minacciato la polizia ed era poi stato rilasciato per mancanza di prove. Lo rivelano due funzionari francesi. Nella sua auto trovate armi, una copia del Corano e fogli inneggianti all’Isis. Fermati tre suoi parenti, perquisito il domicilio della madre. Si scatena la polemica politica con al centro la candidata del FN alle presidenziali Marine Le Pen che prende il lutto e chiede ‘solennemente’ a Hollande il ripristino delle frontiere francesi. Il premier Cazeneuve l’accusa di strumentalizzare ‘senza vergogna la paura’ per fini elettorali. E Trump commenta: l’attacco avrà conseguenze sul voto.

Karim Cheurfi, il 39enne armato di kalashnikov che ha sparato sugli Champs-Elysees a Parigi uccidendo un poliziotto e ferendone altri due, Ddl 15 gennaio al 14 febbraio Karim Cherfi “è stato in Algeria”, secondo quanto riferito dal procuratore della Repubblica francese Francois Molins, in una dichiarazione alla stampa. Stando a quanto aveva detto alla polizia, il suo viaggio era dovuto “all’intenzione di sposarsi”. L’assalitore di Parigi “non era schedato con la lettera S”, che indica gli individui radicalizzati a rischio di passare alle azione: lo ha detto il procuratore di Parigi, Francois Molins, smentendo le informazioni diffuse ieri sui media. Nei suoi anni di “detenzione, non aveva mai dato segni di radicalizzazione”, ha aggiunto Molins

Avrebbe compiuto 38 anni il 4 maggio, Xavier Jugele, il poliziotto ucciso ieri sera da Karim Cheurfi, il killer autore della sparatoria sugli Champs-Elysées: Jugele, uscito dalla scuola di Polizia nel 2011, faceva parte da diversi anni di Flag, l’associazione di lesbiche, gay, bi e trans (LGBT) della polizia e della gendarmeria. Aveva un compagno ed era considerata una persona molto discreta e molto impegnata nell’associazione. Questa mattina, alle 10.30, dei poliziotti hanno deposto dei fiori al numero 102 dell’avenue degli Champs-Elysées dove Jugele è stato ucciso.