Salus Hospital, festa donna: screening gratuito per osteoporosi

6 marzo 2017 | 14:57
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Salus Hospital, festa donna: screening gratuito per osteoporosi

L’8 marzo, dalle 10 alle 18, un importante appuntamento dedicato alla prevenzione e alla diagnosi di una patologia che in Europa colpisce il 30% delle donne in menopausa

REGGIO EMILIA – In occasione della Festa della Donna, come ogni anno  Salus Hospital di Reggio Emilia, struttura accreditata servizio sanitario nazionale, offre la possibilità a tutte le donne di effettuare uno  screening gratuito per l’osteoporosi. Mercoledì, dalle 10 alle 18 sarà possibile sottoporsi a un esame non invasivo e di rapida esecuzione:  l’ultrasonometria ossea  quantitativa effettuata a livello del calcagno, esame che aiuta a valutare il rischio di fratture.

Questo  screening di primo livello  permette di valutare la salute ossea tramite una tecnica diagnostica altamente efficace per studiare l’invecchiamento dell’apparato scheletrico. L’apparecchiatura impiegata utilizza gli ultrasuoni e ne misura la velocità e la capacità di penetrazione attraverso l’osso. Combinando questi due dati si ottiene quello che viene chiamato  T-score, un valore utile per definire il rischio di fratture osteoporotiche.

Un importante appuntamento dedicato alla prevenzione e alla diagnosi dell’osteoporosi, patologia che provoca fragilità ossea e aumenta il rischio di fratture anche per traumi lievi e colpisce maggiormente proprio il genere femminile: in Europa colpisce il 30% delle donne in menopausa.

L’osteoporosi  è una patologia dello scheletro caratterizzata da una riduzione della massa ossea e dalla compromissione della micro architettura del tessuto. Il decorso è spesso senza sintomi e la diagnosi viene fatta solo quando si verifica una frattura da fragilità, cioè per un trauma che sarebbe insufficiente a procurare la frattura in un soggetto sano.    Le fratture osteoporotiche  si verificano con maggior frequenza in alcuni segmenti dello scheletro: vertebre, femore e radio.

La patologia può essere legata a più  fattori, tra cui quelli genetici, età, sesso, etnia, ipogonadismo primario e secondario nel maschio, stile di vita e propensione alle cadute.   Nello  stile di vita, il ruolo fondamentale di una corretta alimentazione, sia per lo sviluppo dello scheletro sia per il mantenimento e la riduzione della perdita di massa ossea dopo la menopausa, inizia fin dall’infanzia: occorre assumere ogni giorno la giusta quantità di Calcio e vitamina D insieme ad una dieta bilanciata che contenga tutti i nutrienti essenziali. A ciò va accompagnata la regolare attività fisica. No al fumo, al consumo eccessivo di alcool, all’abuso di caffeina.

Oltre all’ultrasonometria ossea per la diagnosi dell’osteoporosi può essere necessario eseguire  la MOC  (Mineralometria Ossea Computerizzata o Densitometria ossea) che misura il contenuto minerale osseo sulla scorta di parametri accreditati a livello internazionale. Anche in questo caso si tratta di un’indagine strumentale semplice e indolore che non richiede alcuna preparazione specifica.

L’iniziativa dell’8 marzo, in particolare, rientra nelle spirito etico di Salus Hospital  che ritiene fondamentale fornire il loro contributo nell’ambito della  prevenzione, punto cruciale per la correzione dei fattori di rischio  modificabili  con un corretto stile di vita.

Sono in tutto 16 le strutture del Gruppo coinvolte in questa iniziativa, 7 delle quali in Emilia Romagna: Maria Cecilia Hospital di Cotignola, Primus Forlì Medical Center di Forlì;  San Pier Damiano Hospital di Faenza;  Salus Hospital di Reggio Emilia;  Ravenna Medical Center di Ravenna;  Villa Torri Hospital di Bologna;  Clinica Privata Villalba di Bologna.