Referendum lavoro, c’è feeling fra M5S e Cgil

27 marzo 2017 | 21:39
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Referendum lavoro, c’è feeling fra M5S e Cgil

I punti di incontro fra la Spadoni e Mora superano di gran lunga le diversità di vedute

REGGIO EMILIA – La deputata del Movimento 5 Stelle, Maria Edera Spadoni, ha incontrato stamattina alla Camera del Lavoro una cinquantina di dirigenti sindacali per un rapido botta e risposta sulle grandi emergenze riguardanti le politiche del lavoro in Italia. I punti di incontro superano di gran lunga le diversità di vedute, a cominciare dai contenuti referendari lanciati dalla Cgil per arrivare alla riforma complessiva della legge sul lavoro e dal reddito di cittadinanza proposto dai 5 Stelle. “Motivo in più – ha detto il segretario Guido Mora – per rendere meno episodici i confronti tra il sindacato e i rappresentanti locali del Movimento”.

Maria Edera Spadoni, membro della commissione Affari Esteri, ha puntato il dito in particolare contro i vincoli del pareggio di bilancio per lo Stato introdotti con la riforma costituzionale dell’art. 81 nel 2012. E, senza giri di parole, ha definito “delinquenti” coloro che sostengono tale principio perché ne discende, sostiene, l’impossibilità di stare contemporaneamente con l’Europa e dalla parte dei cittadini. “Per garantire il pareggio” ha detto “si finisce inevitabilmente per innalzare il prelievo fiscale e ridurre i servizi alla popolazione. Ma così rischiamo di fare la fine della Grecia”.

La discussione in Parlamento sulla nuova legge dei diritti universali del lavoro chiesta dalla Cgil slitterà inevitabilmente alla prossima legislatura, dice l’on. Spadoni, mentre sulla trasformazione in legge dei decreti che aboliscono i voucher e ripristinano la responsabilità solidare negli appalti i 5 Stelle voteranno a favore. Il sostegno dei Movimento ai motivi che hanno spinto la Cgil ad indire i tre referendum sul lavoro è complessivo: d’accordo con la Cgil la Spadoni è anche sui contenuti di quello non ammesso, che riguarda l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori e il ripristino delle tutele contro i licenziamenti illegittimi.

La parlamentare grillina ha sottolineato poi “l’importanza del cavallo di battaglia del Movimento: il reddito di cittadinanza, definito la base minima per garantire dignità di vita ai cittadini e ai pensionati”. E Mora ha ricordato sullo stesso tema “il piano straordinario per l’occupazione femminile e giovanile presentato dalla Cgil nel settembre scorso”.

Conclude il sindacato di via Roma: “In tre anni la Cgil ha avuto un solo incontro con gli esponenti del governo Renzi mentre le condizioni di vita dei lavoratori sono drammaticamente peggiorate: “Avanti così non si può andare”, dice il segretario della Camera del Lavoro, e la Spadoni acconsente.