Poma e Vergante, curiosa staffetta fra Reggio e Piacenza

11 marzo 2017 | 11:17
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Poma e Vergante, curiosa staffetta fra Reggio e Piacenza

Singolari incroci nelle commissioni giudicatrici dei due Comuni per la scelta del capo della Municipale. Bellentani: “Vicenda politicamente inopportuna”

REGGIO EMILIA – Curiosi incroci nelle graduatorie e nelle commissioni giudicatrici di Reggio e Piacenza per la scelta del capo della Municipale. Come emerge dagli atti, infatti, l’attuale comandante reggiano, Stefano Poma è risultato primo a Reggio in una selezione in cui è arrivato secondo Piero Romualdo Vergante. Dopo poche settimane, invece, Vergante è diventato capo della Municipale a Piacenza dopo aver superato una selezione in una commissione dove era presente, fra gli altri, anche Poma.

Da notare che il bando di Reggio si è concluso prima di quello di Piacenza. Infatti il comandante Poma è rimasto per tutto questo periodo a mezzo servizio nei due comuni. Poi ha fatto parte della commissione giudicatrice di Piacenza e in quel concorso, guardacaso, è arrivato primo il soggetto che si era piazzato dietro di lui a Reggio, ovvero Vergante. Nulla di illegale, per carità, ma una singolare coincidenza.

Vi è da segnalare anche che nel bando reggiano il punteggio era costruito assegnando più punti al colloquio che al curriculum (nel quale Poma si era piazzato ampiamente secondo). Inoltre requisito indispensabile, a pena esclusione, era avere il nulla osta dell’ente di partenza: una candidata è stata esclusa mentre Poma, il cui nulla osta era solo formale avendo dovuto aspettare la celebrazione del bando di Piacenza per liberarsi, è potuto rimanere per tutto quel tempo a mezzo servizio tra i due comuni.

Il consigliere Civico Bellentani: “Vicenda politicamente inopportuna”
Sulla vicenda interviene il consigliere comunale Civico, Cesare Bellentani, che commenta: “Leggendo gli atti che hanno caratterizzato lo svolgimento del bando per la scelta del nuovo comandante della Polizia Municipale, avevamo già fatto notare come ritenessimo politicamente discutibile il fatto che il punteggio attribuito ai candidati fosse maggiore per il colloquio che per il curriculum, così come il fatto che il nulla osta richiesto per partecipare (a pena esclusione dalla procedura) nei fatti non fosse stato pienamente rispettato, dato che il soggetto risultato vincitore era arrivato a Reggio a mezzo servizio. Ora emerge un fatto nuovo, e desta qualche perplessità. La motivazione che ha tenuto a mezzo servizio il nuovo comandante risiedeva nel fatto che il comune di provenienza, Piacenza, doveva sostituire il comandante uscente con un’analoga procedura di bando. Verificando gli atti di quel Comune è emerso che nella commissione giudicatrice di quel bando faceva parte anche il comandante Poma (risultato vincitore a Reggio) e che il vincitore di quella selezione sia risultato il candidato che a Reggio si era classificato secondo, nonostante avesse ottenuto il massimo punteggio curricolare. Coincidenza? Casualità? Tutto regolare? Tutto perfetto?”.

Continua Bellentani: “Politicamente di certo inopportuno. Il sindaco non ha nulla da dire in proposito? O come troppo spesso avviene in questo Paese certe situazioni avvengono all’insaputa dei politici di turno? Anche perché vi è un altro aspetto figlio della casualità, ma probabilmente politicamente altrettanto inopportuno: uno dei tre componenti della commissione giudicatrice che a Reggio ha decretato la vittoria del comandante Poma, era il dirigente della polizia municipale di Modena, già componente anche della commissione giudicatrice che nel 2015 decretò la vittoria del nostro nuovo comandante in quel di Piacenza”.

Conclude il consigliere Civico: “Di certo una maggior diversificazione nella scelta dei soggetti con funzione di commissari dei vari concorsi sarebbe molto più opportuna, ed eviterebbe di far sollevare perplessità e valutazioni di inopportunità politica, sennò pare davvero che l’attuale sia un meccanismo di rotazione del quale non si vede l’utilità”.