Mega arena al campovolo, un sogno che diventa realtà

24 marzo 2017 | 16:55
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Mega arena al campovolo, un sogno che diventa realtà

Con una capienza fino a 100.000 spettatori sarà la piu’ grande location permanente per spettacoli in Europa. Sei milioni di euro di investimenti. Sarà inaugurata nella primavera del 2018

REGGIO EMILIA – Una “stazione Mediopadana della musica”. Viene definita cosi’ la nuova arena per eventi che nascera’ al Campovolo di Reggio Emilia il cui progetto, dopo anni di dibattiti e attese, e’ stato svelato ed e’ pronto a partire. Sara’ infatti pubblicato la prossima settimana il bando di selezione europea per scegliere il partner privato che compartecipera’ al finanziamento e alla realizzazione dell’opera.

La struttura, con una capienza fino a 100.000 spettatori, si presenta come la piu’ grande location permanente per spettacoli in Europa e punto di riferimento della “music valley” emiliana. Si stima sara’ pronta nel 2018. L’idea di costruire l’arena era nata sull’onda delle emozioni dei grandi “concertoni” ospitati in passato al Campovolo, ma ha acquisito consistenza solo nel 2016. Quando cioe’ Coopservice si e’ fatta avanti con un progetto per realizzarla presentato alla Societa’ Aeroporto, partecipata del Comune di Reggio che ha ottenuto da Enac la concessione ventennale dell’area demaniale di via dell’Aeronautica.

La formula individuata per il finanziamento e’ il “project financing” in cui, agli 1,7 milioni pubblici assegnati dalla Regione all’aeroporto reggiano con risorse europee, si affiancheranno altri 4,3 milioni del vincitore del bando. Alla gara e’ data per scontata la partecipazione della stessa Coopservice. La nuova arena, lunga quanto due campi da calcio, sara’ insediata nell’area non operativa dell’aeroporto e ospitera’ eventi da aprile ad ottobre. Si punta pero’ non a maxi manifestazioni – con forte impatto sul resto della citta’- ma a spettacoli da 10.000 a 100.000 spettatori, spalmati in tutto il periodo di attivita’, la cui gestione sara’ concordata di volta in volta tra organizzatori e gestore dell’arena. L’obiettivo e’ attrarre ogni anno a Reggio almeno 320.000 persone.

Per contenere i disagi alla viabilita’ nei giorni degli eventi e’ stato anche raggiunto un accordo con Enac che concedera’ una parte dell’area “operativa” in cui si svolgono le attivita’ del Campovolo, per realizzare dei parcheggi fino a 30.000 posti. Infine una strada di servizio delimitera’ il settore ludico, da quello aeroportuale vero e proprio. Sul fronte amministrativo e’ da ultimo previsto un ulteriore passaggio, con l’approvazione ad aprile in Consiglio comunale di una variante urbanistica per definire il nuovo uso dell’area dell’arena.

I prossimi passaggi prevedono la selezione, tramite gara europea, del partner privato a cui affidare l’opera in aprile, mentre l’inizio dei lavori è stimato per l’autunno del 2017 e l’inaugurazione per il maggio del 2018.

“Non ho timore di definire questo progetto unico in Europa e certamente tra i piu’ rilevanti e ambiziosi della storia degli ultimi 10 anni di questa citta’”, commenta il sindaco Luca Vecchi. “Lo e’ – aggiunge – perche’ configura qualcosa di unico che oggi non c’e’ e che punta a dare un significato e una caratterizzazione culturale alla nostra citta’ come in grado di competere con quelle che sono le grandi location nazionali e internazionali nell’organizzazione di eventi di una certa rilevanza”. C’e’ pero’ “anche un grande significato economico – continua Vecchi – che raddoppia in un colpo solo il potenziale turistico della citta’”.

Da sinistra Andrea Rossi, sottosegretario in Regione, Luca Vecchi, sindaco di Reggio e Paolo Rovatti, presidente della società Aeroporto

Da sinistra Andrea Rossi, sottosegretario in Regione, Luca Vecchi, sindaco di Reggio e Paolo Rovatti, presidente della società Aeroporto

Concorda il sottosegretario della Regione Andrea Rossi per cui “in quel contenitore ci sara’ un legame forte con quello che e’ il racconto della via Emilia, su cui come Regione stiamo lavorando da tempo, spiegando come da Rimini a Piacenza il territorio si caratterizza dal welness ai motori e oggi anche per la musica”. E’ “un progetto ambizioso, un sogno che e’ anche una grande leva di marketing per valorizzare il territorio, inserendo una filiera culturale, economica e anche di studio”. Per questo, conclude Rossi, “siamo sicuri che questo investimento generera’ nuove opportunita’ e attrarra’ altre risorse”.