Commercio, alt Cgil ad aperture in centro più lunghe

9 marzo 2017 | 18:10
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Commercio, alt Cgil ad aperture in centro più lunghe

Chierici, segretario provinciale della Filcam-Cgil: “Proposta fantasiosa che non tutela addetti dei negozi

REGGIO EMILIA – E’ “quantomeno fantasiosa” la proposta della presidente della Confcommercio reggiana Donatella Prampolini – lanciata su Facebook – sul possibile posticipo fino alle 21, “e magari anche oltre”, della chiusura dei negozi in centro storico. Cosi’ Luca Chierici, segretario provinciale della Filcam-Cgil, che chiarisce: “La ricetta proposta da Prampolini che indica come una strada per dare modo a tutti di vivere il centro e ‘riappropriarsi degli spazi reggiani’, purtroppo non dara’ modo agli addetti e alle addette del settore (in maggioranza donne) di poter fare altrettanto e di potersi riappropriare di orari compatibili con una buona gestione dei tempi vita-lavoro”.

E mentre secondo Prampolini questa proposta va nella direzione di mettere in campo “nuove armi e modi di fare impresa”, per il sindacato, “la ricetta appare come una minestra riscaldata che ricorda molto il sapore delle liberalizzazioni degli orari che non hanno portato affatto ai risultati attesi da coloro che ne hanno sempre difeso il principio”. La stessa Confcommercio reggiana, osserva Chierici, “si e’ spesso dichiarata contraria, a parole, a tali liberalizzazioni, salvo rendersi indisponibile, nei fatti, a stipulare con le organizzazioni sindacali qualsivoglia accordo che tentasse di porre dei limiti alle aperture festive, domenicali e notturne, di cui ora addirittura si fa fautrice”.

Insomma, “se si vuole trovare il giusto equilibrio tra la legittima necessita’ di rivitalizzare il centro e le altrettanto legittime richieste di gestione dei tempi familiari delle lavoratrici e dei lavoratori del commercio- conclude la Cgil- sediamoci ad un tavolo e confrontiamoci seriamente sul tema per regolamentare gli orari delle persone che in quei negozi lavorano da dipendenti. Vorremmo che anche i commessi e le commesse del centro potessero ambire, una volta ogni tanto, ad un weekend o, per usare termini di Prampolini, a fare una ‘apericena’ con familiari ed amici”.