Bufera sul S. Anna dopo le rivelazioni della Lega

26 marzo 2017 | 09:27
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Bufera sul S. Anna dopo le rivelazioni della Lega

Secondo il Carroccio in Regione saranno salvi solo i punti nascita di Mirandola e di Cento. L’assessore Venturi: “La Commissione non ha terminato il suo lavoro”. Il Comitato “Salviamo le cicogne”: “Si dimetta e si ricordi che i voti di un’intera comunità hanno un peso”

CASTELNOVO MONTI (Reggio Emilia) – Nonostante il potenziamento dei servizi con finanziamenti per tre milioni in arrivo, l’ospedale reggiano di Castelnovo Monti avrebbe poco di cui gioire. Secondo il consigliere regionale della Lega Nord, Gabriele Delmonte, infatti, il punto nascite del “S.Anna” che registra meno di 500 nati all’anno sarebbe ormai destinato a chiudere, nonostante gli appelli e le proteste dei cittadini.

Salvi solo i punti nascita di Mirandola e di Cento
L’esponente del Carroccio denuncia infatti che la commissione consultiva tecnico-scientifica sul percorso nascita, organo tecnico che avrebbe dovuto valutare la questione, ha terminato il suo mandato il 20 gennaio senza essere rinnovata o prorogata. Non solo: “A quanto ho appreso leggendo i verbali che mi sono stati consegnati a seguito di una mia richiesta di accesso agli atti- spiega Delmonte- il 17 gennaio la commissione si e’ riunita per approvare la proposta di ridefinizione della rete. Una proposta che ‘salva’ solo i punti nascita di Mirandola e Cento (tra quelli che registrano meno di 500 nascite) e va a chiudere quello di Castelnovo ne’ Monti. Una vergogna eppure e’ cosi'”.

Per il leghista la misura e’ quindi colma: “Hanno detto che prima di affrontare la questione bisognava attendere la riunione della commissione e convocato riunioni su riunioni durante le quali e’ stata accampata ogni genere di scusa per non affrontare l’unica possibile via di uscita, e cioe’ la stesura di una lettera da inviare a Roma per chiedere la deroga alla chiusura dei punti nascita nelle zone disagiate”. Invece, “non lo hanno voluto fare e hanno continuato a prenderci in giro”. Al “di la’ del risultato finale che proprio non ci va giu’- conclude il consigliere regionale- non riusciamo a digerire nemmeno il metodo usato. Tutto fatto di sordina e quasi di nascosto per mettere la gente davanti al fatto compiuto”. Intanto un avanzatissimo ecografo portatile per migliorare la salute di mamma e bambino durante il travaglio e’ stato donato all’Ospedale di Scandiano dalla Onlus Asm (associazione studio malformazioni).

L’assessore Venturi: “La Commissione non ha affatto terminato il suo percorso valutativo”
“La commissione consultiva tecnico-scientifica sul percorso nascita, che e’ stata rinnovata, a differenza di quanto sostiene Delmonte, non ha affatto terminato il percorso valutativo, cosi’ come altrettanto dovra’ fare la giunta. Pertanto, quando la politica avra’ terminato le proprie valutazioni, ne daremo ampiamente notizia, come e’ costume di questa Regione, nel pieno rispetto della trasparenza e dell’informazione corretta nei confronti dei cittadini”.

E’ la replica dell’assessore regionale alla Sanita’ Sergio Venturi al consigliere regionale della Lega Gabriele Delmonte, sull’ipotesi di chiusura del punto nascite dell’ospedale di Castelnovo Monti. “Abbiamo proprio oggi presentato un progetto che riguarda l’Ospedale di Castelnovo che prevede tre milioni di investimenti, dei quali, due sono riservati alla riqualificazione e all’ampliamento del Pronto soccorso, piu’ un altro milione in bilancio dal prossimo anno per 16 nuove figure professionali (sei medici e 10 infermieri). Questa e’ la vera notizia della giornata per la quale, il consigliere Delmonte dovrebbe gioire anziche’ perdersi in polemiche strumentali e prive di fondamento”, aggiunge Venturi.

Il Comitato “Salviamo le cicogne”: “Vogliamo chiarezza caro assessore, si dimetta. I voti di un’intera comunità hanno un peso”
Scrive il Comitato “Salviamo le cicogne”: “Il consigliere Delmonte si esprime sulla base di documenti, atti e verbali che gli sono stati forniti dalla stessa Regione, mentre l’assessore non ci mostra nella sua replica nessun documento che avvalori la sua tesi. Perchè? Se è così, che mostri i documenti subito, visto che sono atti pubblici. I documenti che abbiamo sotto gli occhi ora sono chiarissimi, parlano di “proposta di chiusura” (proposta perché naturalmente l’ultima parola va alla Regione) e addirittura negli atti c’è un piano di riorganizzazione del personale e dei parti che avverranno post chiusura! La commissione si è espressa, molto chiaramente. Quindi ora, gentile assessore Venturi, ci dice che la commissione è già stata rinnovata. Come mai gli atti (che sono pubblici, ribadiamolo!) di questa nuova commissione non sono stati forniti? E’ un illecito ? E se c’è una nuova commissione noi ora vogliamo vedere tutto, nomi e cognomi, date di riunioni, verbali. E secondo lei, davvero la nuova commissione potrebbe smentire il parere dato dalla commissione che si è sciolta a gennaio? O forse i tecnici e medici della nuova commissione sono più preparati? Il 7 febbraio siamo venuti da lei e non ha avuto il coraggio, o forse non ha nemmeno considerato l’opzione, di dirci in faccia di questa pesantissima valutazione che aveva stilato la commissione. Sappia, caro assessore, che a questo punto, se il punto nascita chiudesse ufficialmente sarebbe chiaro e lampante che la decisione è quella che tutti abbiamo sotto gli occhi grazie ai verbali dati a Delmonte, come sarebbe chiaro e lampante il fatto che lei mente sapendo di mentire. E se così fosse, caro assessore, c’è un’ unica via per uscire da questa situazione in maniera dignitosa: dimmetersi lei, il presidente Bonaccini e tutta la giunta regionale. Ora vogliamo chiarezza e trasparenza, la esigiamo, e subito, dato che noi vi paghiamo fior fior di quattrini per essere dove siete e forse noi siamo in pochi ma, badate bene, votiamo anche no. Dieci voti del comitato non vi fanno paura, ma i voti di un’intera comunità hanno un peso”.