Ankara-Berlino, è crisi diplomatica

19 marzo 2017 | 22:58
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Ankara-Berlino, è crisi diplomatica

Sale ancora la tensione tra Turchia e Germania. Erdogan: ‘Reporter tedesco Welt terrorista’. Ankara convoca l’ambasciatore tedesco in Turchia dopo la manifestazione di 30mila curdi ieri a Francoforte

REGGIO EMILIA – Sale ancora la tensione tra Turchia e Germania. Il presidente Recep Tayyip Erdogan, in un intervento a Istanbul, ha accusato ancora una volta la cancelliera Angela Merkel di sostenere i terroristi, riferendosi al caso del giornalista turco-tedesco della Die Welt, Deniz Yucel, in carcere in Turchia. “Grazie a Dio è stato arrestato e tu ci stai chiedendo indietro un agente terrorista”, ha detto Erdogan, sottolineando che sarà processato da un sistema giudiziario “indipendente”.

Il presidente turco Erdogan “ha passato il segno” accusando Angela Merkel di pratiche “naziste”, ha detto il ministro degli esteri tedesco Sigmar Gabriel in un’intervista che uscirà domani sul quotidiano Passauer Neue Presse e di cui diversi siti tedeschi pubblicano anticipazioni. “Siamo tolleranti, ma non siamo degli imbecilli” ha detto Gabriel aggiungendo:”Ho fatto sapere molto chiaramente al mio omologo turco che con quelle dichiarazioni è stato oltrepassato un limite” viste le dichiarazioni “scioccanti” di Erdogan.

E Ankara ha convocato l’ambasciatore tedesco in Turchia in merito alla manifestazione di 30mila curdi ieri a Francoforte, per dire no al referendum costituzionale, in cui sono state sventolate bandiere del Pkk. “La Germania ha messo il suo nome in nuovo scandalo”, ha detto il portavoce presidenziale Ibrahim Kalin, ricordando che il Pkk è un “gruppo terrorista separatista”.

Si apre un nuovo fronte di tensione tra la Turchia e l’Europa. Il ministro degli Esteri danese Anders Samuelsen ha reso noto di aver convocato l’ambasciatore turco per chiedere spiegazioni su presunte minacce nei confronti di alcuni cittadini con doppia cittadinanza. Il quotidiano danese Berlingske ha raccolto le testimonianze di alcuni cittadini turco-danesi che sarebbero stati minacciati di una denuncia per “alto tradimento” e di colpire le loro famiglie in Turchia, a causa di commenti anti-Erdogan sui social media.