Trump: “Obama dietro fughe di notizie e proteste”

28 febbraio 2017 | 19:55
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Trump: “Obama dietro fughe di notizie e proteste”

Le accuse in un’intervista a Fox News. Nuovo attacco al New York Times, “Ha intenti diabolici”

REGGIO EMILIA – Il presidente americano Donald Trump ritiene che probabilmente il suo predecessore, Barack Obama, sia dietro le fughe di notizie che hanno caratterizzato il primo mese della sua amministrazione: lo ha affermato Trump durante un’intervista al programma ‘Fox and Friends’ della Fox News.

Il presidente ha inoltre accusato Obama di essere responsabile dell’organizzazione delle proteste contro i repubblicani questo mese in varie città americane.

In precedenza Trump aveva attaccato di nuovo il New York Times, accusandolo di avere ‘intenti diabolici’ e di poubblicare storie ‘sbagliate’. Sul sito conservatore Breibart, che faceva capo allo stratega della Casa Bianca Steve Bannon, il presidented egli Stati Uniti ha poi ribadito che il quotidiano newyorkese ‘scrive bugie’ ed ha spiegato la distinzione fra i ‘fake’ media e i mediasostenenedo che i suoi commenti sul ‘partito dell’opposizione’ e sulla stampa ‘nemica degli americani’, ha detto, erano riferiti ai ‘fake media, non ai media in generale’.

La Casa Bianca punta intanto ad aumentare le spese per la difesa di 54 miliardi di dollari attraverso un taglio corrispettivo sul fronte delle spese di altre agenzie e dipartimenti. Lo riporta la Casa Bianca nel corso di una conference call con i giornalisti. In particolare – si spiega – tagli consistenti sono previsti sul fronte degli aiuti all’estero. Il presidente Donald Trump inoltre ha fatto sapere che ha una soluzione “molto buona” per sostituire l’Obamacare, che ha “fallito, deve essere bocciato e sostituito”.

Il piano per il taglio delle tasse, ha aggiunto, non può procedere fino a quando non si conosceranno i costi per la riforma sanitaria. ‘Rischio di caccia alle streghe in Russiagate’ – Il presidente (repubblicano) della commissione intelligence della Camera Devin Nunes ha ammonito sul rischio di una “caccia alle streghe” nelle indagini sul Russiagate. “Non c’e’ alcuna prova allo stato di contatti tra la campagna di Trump e dirigenti del governo russo”: ha sostenuto in una conferenza stampa Nunes, uno dei parlamentari contattato dalla Casa Bianca per telefonare ad alcuni giornali e confutare l’articolo del Nyt sui “ripetuti contatti” tra l’entourage di Trump e l’intelligence russa.