Sicurezza, la fiaccolata della Lega: “La pazienza è finita”

13 febbraio 2017 | 16:24
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Sicurezza, la fiaccolata della Lega: “La pazienza è finita”

Il commissario Melato: “La gente non esce più di casa, il sindaco prenda misure drastiche”

REGGIO EMILIA – “La nostra pazienza e’ finita e anche quella di tanti cittadini: non e’ accettabile che le persone non escano piu’ di casa dopo una certa ora, o addirittura non possano frequentare determinate zone della citta’”. Cosi’, dopo l’escaltion di episodi di microcriminalita’ registrati in citta’ nelle ultime settimane, il commissario provinciale della Lega nord di Reggio Emilia, Matteo Melato, annuncia oggi una fiaccolata per la sicurezza il 25 febbraio, per chiedere al sindaco Luca Vecchi e all’assessore alla Sicurezza, Natalia Maramotti, “misure incisive e drastiche”.

Scrive Melato: “Ormai ogni giorno e’ un bollettino di guerra con scippi, furti, rapine, aggressioni con protagonisti sempre cittadini immigrati e le vittime cittadini reggiani”. Per questo, sabato prossimo “faremo una fiaccolata per chiedere al sindaco e all’assessore di intervenire al piu’ presto con misure incisive e drastiche per fermare queste azioni di cui ormai si sta perdendo il conto. Cittadini, commercianti, imprese sono sempre piu’ vessati da furti e rapine e tutto questo sta diventando un costo ulteriore oltre le normali tasse”.

La fiaccolata tocchera’ le zone piu’ ‘colpite’: piazzale Marconi, via 4 novembre, zona Mirabello e il quartiere Rosta Nuova. Il commissario del Carroccio fa poi sapere: “Dopo il presidio nel parcheggio dell’ospedale ho ricevuto tantissimi messaggi da cittadini reggiani a continuare in questa battaglia per la sicurezza della nostra citta’. Vediamo se chi ci governa si sveglia dal proprio torpore. Anziche’ spendere tempo a pensare ad altre manifestazioni inutili a Reggio Emilia, e’ necessario che la nostra giunta pensi a come risolvere questo problema annoso e che angoscia i reggiani”. Insomma, “la gente e’ stanca di quello che subisce e vede ogni giorno. E’ ora che facciamo sentire la nostra voce, e’ ora che Reggio Emilia si mobiliti”.