SI nasce a Reggio, ma rinvia il nodo dell’alleanza con il Pd

3 febbraio 2017 | 21:04
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SI nasce a Reggio, ma rinvia il nodo dell’alleanza con il Pd

Domenica l’assemblea sul programma e la scelta dei delegati per il congresso

REGGIO EMILIA – Dopo due anni di incubazione SI “Sinistra italiana” avvia il suo percorso costitutivo a Reggio Emilia. Domenica prossima, nel centro sociale Foscato, si tiene l’assemblea precongressuale in cui i 100 iscritti al nuovo partito nato dalle ceneri di Sel voteranno i loro delegati (quattro quelli previsti per il territorio reggiano) che parteciperanno al congresso nazionale del 17, 18 e 19 febbraio a Rimini.

Il congresso fondativo del partito reggiano si svolgera’ invece nell’arco di un mese e mezzo dalla conclusione di quello nazionale. Altro passaggio cruciale nell’assemblea di domenica la votazione degli emendamenti al “programma”, anche questi portati dai delegati reggiani al congresso nazionale, che una volta validati in quella sede definiranno il manifesto politico del partito. Tra i temi racchiusi nelle 88 pagine oggetto di votazione, argomenti come la sostenibilita’ ambientale, la posizione rispetto all’Europa, le politiche sul lavoro, la legalita’ e, non da ultimo, il tema delle future alleanze con i pezzi del Pd dissidenti dalla linea del partito.

Su questo pero’, spiega Roberto Pavarini, consigliere comunale a Fabbrico, non ci sono ancora indicazioni precise. “C’e’ un’amalgama ancora in corso – spiega Pavarini – ma con tutte le persone che hanno aderito a questo progetto definiremo a breve il profilo di Sinistra italiana: sappiamo da dove veniamo, diremo cosa siamo”. Al Foscato, aggiungono Mariangela Fanelli del comitato promotore di Sinistra italiana e Lucia Lusenti, consigliera comunale a Reggio Emilia, “abbiamo invitato tutte le associazioni, i comitati e i partiti con cui abbiamo interagito in questi anni – M5s, Pci, Fiom-Cgil alcuni – per costruire una risposta alternativa alle politiche del Governo”.

Lusenti sottolinea inoltre: “Siamo felici che questo progetto abbia visto aderire molte persone provenienti da varie parti della societa’ civile. Questo arricchisce il nostro percorso, arricchisce il nostro patrimonio e ci permette di portare nuove forze, energie e idee alla costruzione, finalmente, di un partito di sinistra che si pone come un’alternativa reale”. A Reggio tra chi non ha aderito al progetto di Sinistra Italiana c’e’ invece, primo fra tutti, il vicesindaco Matteo Sassi, che dopo lo scioglimento di Sel continua l’incarico istituzionale ma orfano del suo partito di riferimento (Fonte Dire).