Profumo di Oscar con il “reggiano” Bertolazzi

27 febbraio 2017 | 16:16
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Profumo di Oscar con il “reggiano” Bertolazzi

Ha vinto la categoria “Make-up and Hairstyling”, insieme a Giorgio Gregorini e a Christopher Nelson per il lavoro fatto nel film ‘Suicide Squad’. Da giovane ha vissuto a Reggio e i suoi genitori sono ad Albinea

REGGIO EMILIA – “Ci siamo seduti e pensavamo che la cerimonia durasse molto tempo e invece e’ stato tutto veloce. Per 3-4 settimane e’ stato un incubo, abbiamo passato intere notti svegli a pensare all’Oscar. La proclamazione e’ stata rapidissima, non ci siamo quasi resi conto. E’ stato come uno shock anafilattico positivo”. Cosi’ Alessandro Bertolazzi, di origini piemontesi ma reggiano di adozione, dato che ha vissuto la sua adolescenza proprio a Reggio Emilia, mentre i suoi genitori vivono ancora ad Albinea.

In un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, al microfono dell’inviato a Los Angeles, Fabio Falzone, ha commentato la vittoria dell’Oscar del cinema per il miglior “Make-up and Hairstyling”, insieme a Giorgio Gregorini e a Christopher Nelson per il lavoro fatto nel film ‘Suicide Squad’.

“Dietro questo premio- ha aggiunto Gregorini- ci sono molti anni di lavoro, passione, amore e fatica. E’ stata una grande soddisfazione essere qui e rappresentare l’Italia”.

L’Oscar, ha spiegato Bertolazzi, lo abbiamo dedicato ai migranti perche’ “si tratta di umanita’, noi creiamo dei sogni che non hanno confini. Non si mettono muri all’Universo e ai sogni. Questo non significa fare politica o voler fare contestazioni e polemiche. Lavoriamo per le persone che sognano e i sognatori non hanno confini. Nelle troupe in cui lavoriamo ci sono persone provenienti da tutte le Nazioni. Noi stessi siamo i primi immigrati. Su questa Terra siamo tutti ospiti per questo non ha alcun senso creare dei muri”.

“E’ sempre troppo facile fare polemiche – ha concluso Bertolazzi – e dire ‘in Italia non mi capiscono’. Bisogna andare dove c’e’ il lavoro. Se in Italia ci fossero state le condizioni per lavorare in un certo modo non sarei certo andato via. Ma non voglio fare polemiche perche’ io amo il mio Paese e questo premio e’ anche per l’Italia. Speriamo adesso che i produttori non si spaventino di questo Oscar. Certamente le aspettative aumenteranno”.