Guastalla, raffica di truffe “porta a porta”: sei denunce

23 febbraio 2017 | 16:17
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Guastalla, raffica di truffe “porta a porta”: sei denunce

Altri tre venditori nei guai: chiudevano contratti per conto di ditte inesistenti

GUASTALLA (Reggio Emilia) – Nel giro di pochi giorni i carabinieri di Guastalla hanno denunciato sei “venditori porta a porta” che hanno chiuso falsi contratti di vendita ai danni di donne che hanno ricevuto la loro visita. Anche in questo caso i tre truffatori, come quelli  denunciati recentemente dai carabinieri di Guastalla, sono originari del Veneto.

A cambiare, la modalità della truffa: i primi tre venditori denunciati sono riusciti a mettere i clienti in uno stato di vero e proprio assoggettamento psicologico derivante da un pericolo immaginario che prospettavano, riuscendo in questo modo ingannevole a chiudere contratti per la vendita di accessori per la casa. Invece gli altri tre venditori indagati sono riusciti a chiudere i contratti di vendita grazie alla loro parlantina proponendo beni a prezzi concorrenziali prodotti, però, da ditte inesistenti.

In quest’ultimo caso, però, i malviventi intascata la caparra si sono “volatilizzati”. Con l’accusa di concorso in truffa i carabinieri della stazione di Guastalla hanno denunciato alla Procura reggiana due padovani di 52 e 64 anni ed un rovigotto 40enne.

Secondo quanto appurato dai militari, i tre truffatori, in concorso tra loro, dopo aver intavolato e concluso telefonicamente la vendita di prodotti per la casa, per un valore complessivo di 2.800 euro, si sono presentati a casa di una 62enne pensionata di Guastalla consegnandole il contratto, poi ricondotto a una ditta inesistente, previo ottenimento della caparra pari a 500 euro, ottenuta la quale sono spariti. Quindi la denuncia da parte della 62enne che, quando ha scoperto di essere stata raggirata, si è rivolta ai carabinieri della stazione di Guastalla che sono risaliti ai tre truffatori.

Anche in questo caso il colpo portato a compimento nella Bassa, sarebbe la punta di un iceberg di una più ampia attività illecita che i carabinieri di Guastalla intendono ricostruire. Pare non esservi dei collegamenti tra gli odierni indagati e i tre truffatori denunciati recentemente.